Cnh punta sull’Italia

Carlo Alberto Sisto
DUE MOSSE STRATEGICHE. Torino sarà la nuova sede per l’Emea e a Modena debutterà un’area test per le prove in maniera virtuale

«L’Europa e in particolare l’Italia svolgono un ruolo di primaria importanza nella galassia Cnh Industrial. Abbiamo quattro siti produttivi nel paese, ovvero Jesi (An), Modena, Lecce e San Piero in Bagno (Fc). Inoltre, Torino sarà la nuova sede dell’area Emea, quindi l’Italia è al centro».

Così Carlo Alberto Sisto, presidente Emea di Cnh Industrial, ha sottolineato l’importanza dell’areale europeo, e italiano in particolare, in occasione di un incontro con la stampa a fine giugno. A Torino, infatti, grazie a un investimento tra i 5 e i 10 milioni di euro sorgerà la nuova sede europea dell’azienda, presumibilmente a fine 2023.

I ricavi del 2021 di Cnh Industrial hanno toccato i 19,5 miliardi di dollari, cifra cui hanno contribuito per il 76% le attività del settore Agriculture, per il 16% quelle afferenti all’ambito Construction e per l’8% i Financial Service. A livello geografico, il contributo più rilevante alla formazione dei ricavi proviene appunto dalle regioni Emea e Nord America (37% ciascuna), seguite dal Sud America (16%), mentre il restante 10% è composto dai mercati Asia Pacific, Australia e Nuova Zelanda.

La presenza internazionale di Cnh Industrial si articola attraverso 42 stabilimenti (16 in area Emea), 30 centri di Ricerca & Sviluppo (10 in Emea) e più di 37.000 dipendenti (il 40% dei quali in Emea). «Cnh Industrial investe ogni anno il 3% del fatturato in Ricerca e Sviluppo – ha evidenziato Sisto – che equivalgono a 240 milioni solo per l’area Emea, dei quali poi 100 sono per l’Italia e in particolare per il polo di Modena. Modena non è solo supercars, ma anche trattori, con oltre mille dipendenti di cui 600 ingegneri che si occupano di progettazione e ingegnerizzazione. Proprio a Modena a ottobre inaugureremo il Dynamic Driving Simulator, un’area test indoor (un investimento di circa 2 milioni di euro) che consentirà di effettuare tutte le prove e i controlli in maniera virtuale, senza dover entrare in campo».

Fonte: Cnh Industrial

Sostenibilità in primo piano

La piena integrazione tra gli aspetti ambientali e sociali e gli obiettivi economici consente a Cnh Industrial di identificare potenziali rischi e cogliere ulteriori opportunità di sviluppo, determinando un processo di miglioramento continuo e sostenibile che crea valore nel lungo periodo. In questa direzione Cnh Industrial ha inserito nel proprio Piano Industriale Strategico il nuovo obiettivo Breaking New Ground, incentrato su Innovazione, Sostenibilità e Produttività. «Sostenibilità significa mettere il cliente al centro, aiutare i nostri operatori agricoli e del movimento terra a fare le operazioni nella maniera più sostenibile possibile», ha affermato Sisto. E a proposito di sostenibilità, Cnh Industrial ha una lunga storia di innovazione nell’elettrificazione e nei carburanti alternativi, tanto che nel 2021 ha avviato la produzione del primo trattore al mondo alimentato 100% a biometano, il T6 Methane Power. «Quello che io chiamo il “gigante dal cuore verde” – ha concluso Sisto – è un progetto in cui crediamo molto, per il concetto di economia circolare che interpreta e per la competitività a livello di costi e prestazioni rispetto ai trattori tradizionali. Contiamo nel breve periodo di venderne 2mila unità all’anno in Europa».

Cnh punta sull’Italia - Ultima modifica: 2022-07-19T10:36:30+02:00 da Redazione Macchine e Motori Agricoli

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