Macchine agricole in Europa torna un po’ di sereno

Il barometro Cema di novembre registra un miglioramento, ma le attese per l'arrivo di nuovi ordini sono basse. Le immatricolazioni dei trattori nei primi dieci mesi rimangono negative nella maggior parte dei paesi europei
L'indice generale del clima imprenditoriale per l'industria delle macchine agricole in Europa registrato dal tradizionale Barometro della Cema (Associazione costruttori europei di macchine agricole) ha mostrato il suo più forte miglioramento dopo il forte calo nel corso della guerra russa contro l'Ucraina. A novembre, infatti, questo indice è aumentato da 12 a 23 punti (su una scala da -100 a +100).
Il volume degli ordini corrisponde attualmente a un periodo di produzione di 6,8 mesi, che è un altro massimo storico mai registrato in questa indagine. Nonostante il portafoglio ordini a livelli record, i produttori hanno dovuto gestire un movimento ordini ancora dinamico, soprattutto a settembre. Allo stesso tempo, gli aumenti dei prezzi e "i colli di bottiglia" dal lato dei fornitori continuano a rappresentare una sfida per il settore, anche se si osserva un leggero allentamento, tanto che i produttori riescono sempre più a evadere i loro ordini
Il fatturato dei costruttori dovrebbe quindi rimanere a un livello elevato almeno per i prossimi sei mesi. Riguardo alle aspettative per nuove acquisizioni di ordini (un indicatore che non alimenta il Business Climate Index generale), al contrario, si è consolidato un certo scetticismo tra i rappresentanti del settore.

Immatricolazioni trattori ancora giù

Dando uno sguardo alle immatricolazioni dei trattori nei principali paesi europei dopo i primi dieci mesi dell'anno, continua a prevalere il segno negativo in quasi tutti i mercati presi in considerazione.
Il mercato più importante, la Germania, nel mese di ottobre ha registrato un calo del 5,1% che porta il totale dei primi dieci mesi a un -7,2%. Il calo più importante riguarda le fasce di potenza fino a 50 cv (-17,5%) e da 51 a 100 cv (-14,4%), mentre il segmento 101-150 cv e quello sopra i 150 cavalli sono andati meglio (rispettivamente -1% e +0,9%). John Deere e Fendt sono i due marchi che si contendono il primo posto come quota mercato.
Per quanto riguarda la Francia, in ottobre c'è stata una certa ripresa, con un +3,6% rispetto al pari data del 2021, per cui il passivo nel periodo gennaio-ottobre nel 2022 scende a -6,5%.
L'Italia, terzo mercato per importanza, segna un -15,3% grazie alle 17.256 unità vendute nei primi dieci mesi, anche se si tratta di numeri ancora superiori rispetto a quelli pre-Covid. Dopo i primi nove mesi New Holland guida la classifica con il 18% di quota, seguita da John Deere al 10,3% e da Landini con il 7,9%.
Passando al Regno Unito, le immatricolazioni in ottobre hanno registrato un balzo di oltre il 25%, che ha migliorato la situazione dei primi dieci mesi portandola a un -3,5% (10.223 trattrici immatricolate).
Il passivo della Polonia nel periodo gennaio-ottobre 2022 tocca quota -13,1%, in linea con l'andamento dei mesi precedenti, con New Holland e John Deere in lotta per il primato (rispettivamente 15,8% e 14,2% di quota mercato).
Segno negativo (-11,7%) anche per la Spagna, che dopo la leggera ripresa nel mese di settembre (+2,9%) torna a perdere terreno nel mese di ottobre (-15,4%). A livello di brand, primo posto saldamente nelle mani di John Deere (23,4% di quota) davanti a New Holland (13,7%).
Primo mercato a registrare un valore positivo è il Portogallo, che registra un +3,5% dopo i primi nove mesi con 4.541 trattori immatricolati. Sui primi tre gradini del podio troviamo Solis (13,3% di quota), New Holland (13%) e Kubota (11%).
Continuiamo con l'Austria, che registra il calo più pesante (-26%), in virtù dei soli 4.008 trattori immatricolati nel periodo gennaio-settembre 2022. A guidare la classifica è il marchio locale Steyr (18,4%), seguito da New Holland (12,8%) e Fendt (11,8%).
Secondo (e ultimo) mercato a segnare una crescita delle immatricolazioni è la Norvegia (+6,5%), anche se si tratta di un mercato dai numeri più ridotti (2.293 immatricolazioni nei primi dieci mesi). Al primo posto troviamo John Deere con il 24,5% di quota, seguito da Valtra (22,9%) e Massey Ferguson (18%).
Con la Svezia torniamo a valori fortemente negativi (-17,5% dopo i primi dieci mesi): dei 1.894 trattori immatricolati il 24,4% è da attribuire a John Deere, il 19,5% a Valtra e il 13,5% a Massey Ferguson.
Chiudiamo con la Svizzera, con un segno ancora più negativo (-25% nel periodo gennaio-settembre 2022). Fendt (16% di quota), John Deere (13,8%) e New Holland (10,7%) compongono il podio del mercato svizzero.
Uscendo dall'Europa, in Russia dopo i primi nove mesi i trattori (24.650 immatricolazioni) registrano un +5,4%, grazie in particolare al boom nei mesi di luglio e agosto, mentre le mietitrebbie (4.042 unità) segnano un pesante -36,7%.
In Turchia, dopo un inizio negativo, gli ultimi mesi sono in deciso recupero, per cui dopo 8 mesi le immatricolazioni di trattori (38.302 unità) sono in calo del solo 1,6%.
Anche in India l'inizio 2022 è stato fortemente negativo, ma nel corso dei mesi la situazione è andata via via migliorando e nel periodo gennaio-ottobre il saldo negativo è del solo 0,9%, grazie agli oltre 788mila trattori venduti nel paese.
Chiudiamo con gli Usa e il Canada. Negli Stati Uniti dopo i primi dieci mesi le immatricolazioni dei trattori (237.169 unità) sono sotto del 14% rispetto al pari data 2021, mentre le mietitrebbie (6.221 unità) sono in crescita del 16,2%. Situazione simile anche in Canada, con i trattori in calo del 6,6% (26.215 immatricolazioni) e le mietitrebbie (1.734 immatricolazioni) in aumento del 7,3%.

MALAVOLTI VICEPRESIDENTE CEMA
Alessandro Malavolti
Cema ha rinnovato il suo Consiglio di amministrazione. L'elezione dei membri si è svolta il 21 novembre 2022 durante una riunione ibrida a Bruxelles. Thierry Krier (Kuhn, Axema) è stato confermato presidente per un altro mandato di due anni. Paul Snauwaert (Cnh Industrial) e Anthony van der Ley (Lemken, Vdma) sono stati riconfermati nella loro posizione di Vicepresidenti e affiancati nel loro ruolo dal neo-nominato Alessandro Malavolti (Ama, FederUnacoma). Parlando dopo la rielezione, Krier ha dichiarato: «Sono lieto della fiducia dei membri del Cema, perché il Consiglio ha eletto all'unanimità il suo gruppo dirigente per i prossimi due anni. Cema è una voce forte e rispettata a Bruxelles, cosa fondamentale per il nostro settore. Il settore delle macchine agricole è dinamico e sano. Con le nostre tecnologie innovative siamo pronti ad aiutare gli agricoltori e gli altri clienti di macchine agricole ad affrontare le sfide globali, come la sicurezza alimentare e la necessità di una produzione alimentare sempre più sostenibile».
La composizione del Consiglio Direttivo è stata ufficialmente nominata dalle Associazioni Nazionali Cema, riunite nell'Assemblea Generale. Il presidente del Cema, così come i suoi vicepresidenti, sono eletti per un mandato di due anni e sono rieleggibili una volta.
Macchine agricole in Europa torna un po’ di sereno - Ultima modifica: 2022-11-30T15:40:05+01:00 da Francesco Bartolozzi

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