John Deere 7820 come cambiare gli iniettori

Un John Deere 7820 di 15 anni con gli iniettori usurati arriva in officina. Nel giro di mezza giornata potrà tornare al lavoro. Vediamo come

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Più che una riparazione, la sostituzione degli iniettori è una manutenzione praticamente d’obbligo, dopo un certo numero di ore. Non stupisce quindi che si sia resa necessaria sul John Deere 7820 che prendiamo in esame in questo numero: una macchina del 2005, con all’attivo 12.700 ore. Fatte, visto il tipo di trattore, quasi tutte in aratura e lavori pesanti.

FASE 1 - SMONTAGGIO
Un 7820 del 2005 entra in officina per la sostituzione degli iniettori (1). Il tecnico inizia a rimuovere il filtro dell’aria (2) e i vari collettori, per esempio quello del turbocompressore (3). Smonta poi il collettore degli scarichi (4 e 5). Prima di asportare il coperchio degli iniettori, si procede a una accurata pulizia con aria compressa (6). Si toglie quindi la copertura (7).

L’intervento è stato realizzato presso la filiale piacentina della Agribertocchi, storica concessionaria John Deere di Brescia che da qualche anno segue anche i territori di Mantova e, appunto, Piacenza. In quest’ultima provincia, ha aperto una sede a Caorso, in un moderno capannone dotato di un’officina perfettamente attrezzata, anche per interventi sulle macchine da raccolta.

Il 7820, in servizio presso un’azienda di Maleo (Lo) aveva manifestato nelle settimane precedenti un calo di potenza che ha evidenziato la necessità di cambiare gli iniettori.

Si è quindi preso appuntamento con l’assistenza per la sostituzione, effettuata presso la concessionaria.

FASE 1 - SMONTAGGIO
Nella foto 8 le punterie scoperte. A questo punto, si sfilano gli erogatori laterali del gasolio (9) con i relativi fissaggi, visibili in foto 10. Si rimuove quindi il cablaggio degli iniettori e si estraggono i medesimi (11 e 12). Nella foto 13 è possibile vedere le incrostazioni che compromettevano il corretto funzionamento dell’iniezione.

L’intervento non è complesso, in sé, ma piuttosto laborioso. Richiede lo smontaggio di diverse parti sotto il cofano, ma soprattutto un’attenta sostituzione di guarnizioni e gommini vari, che fanno lievitare il tempo totale di lavoro a circa mezza giornata. La sostituzione,  iniziata alle 7.30 di mattina, si è infatti conclusa a mezzogiorno, a causa anche della necessità di estrarre dal collettore dello scarico un bullone spezzatosi durante lo smontaggio. Alla fine, comunque, tutto è andato al suo posto e per la pausa pranzo il 7820 era pronto a riprendere la strada di casa.

Fase 1 – Fare spazio

Il lavoro inizia con l’asportazione di tutte quelle parti che ostacolano l’accesso al coperchio degli iniettori e alle punterie. Devono così essere tolti, nell’ordine, il collettore di mandata e di ritorno dell’intercooler, il filtro dell’aria con relativo supporto, il collegamento tra turbocompressore e scarico e infine il collettore di scarico.

Per prima cosa, si asportano i fianchetti e la lamiera di protezione posta sul fianco sinistro del trattore. È in questa fase che uno dei bulloni che fissano la protezione al collettore di scarico si spezza, evidentemente perché “cotto” dal calore degli scarichi. Dopo aver allentato le relative fascette e la piastra di supporto, l’operatore rimuove la mandata dell’intercooler (il collettore che porta aria ai radiatori di raffreddamento) e successivamente il tubo di ritorno, in cui passa l’aria raffreddata. Stacca quindi il condotto del filtro dell’aria e il filtro stesso, asportando anche la staffa di supporto. Per liberare il coperchio degli iniettori non resta che sbullonare il collettore di scarico, un blocco di ghisa del peso di circa 20 kg, che deve essere rimosso con molta attenzione.

Fase 2 – Smontaggio degli iniettori

A questo punto, il tecnico può togliere il coperchio. Prima di farlo, provvede a un’accurata pulizia del motore con aria compressa, per evitare che sporco o residui vegetali finiscano nel motore. svita quindi i bulloni di fissaggio del coperchio e scopre le punterie.

FASE 2 – SOSTITUZIONE E RIMONTAGGIO
L’operatore pulisce accuratamente la sede degl iniettori (14) e prepara i nuovi pezzi (15) aggiungendo le guarnizioni (16). Gli iniettori sono a questo punto messi a dimora (17) e contemporaneamente sono reinseriti anche gli erogatori laterali (18).
Una delle operazioni più delicate è l’innesto dei dadi sulle puntine degli iniettori (19). Le ultime operazioni riguardano il rimontaggio: si comincia con la pulizia dell’alloggiamento dello scarico dai residui di guarnizione (20).

Il passaggio successivo consiste nell’asportare i dadi - dodici in tutto - che fissano i cablaggi degli iniettori sulla testa dei medesimi. Trattandosi di macchina a controllo elettronico, infatti, gli iniettori sono collegati alla rete elettrica ed elettronica del trattore. L‘operazione è semplice, ma delicata: è sufficiente che un dado sfugga di mano e finisca all’interno del blocco motore per rendere necessario lo smontaggio dello stesso alla ricerca del pezzo. Procedendo con molta cautela, il tecnico svita e asporta tutti i dadi, servendosi anche di una chiave magnetica per maggior sicurezza.

Dopo aver spostato i cablaggi, è possibile svitare i bulloni che, tramite apposita staffa, fissano gli iniettori (uno ciascuno). Si tratta di bulloni con testa a brugola, di facile rimozione. In precedenza, l’operatore aveva allentato i tubicini del gasolio e ora, assieme ai bulloni superiori, può smontare gli erogatori di gasolio, che si innestano lateralmente negli iniettori. Rimossa la vite di fissaggio ed estratti gli erogatori, l’iniettore è libero di muoversi. Aiutandosi con una chiave inglese e successivamente con il giratubi, il tecnico allenta gli elementi e li estrae uno a uno, completando la prima fase di lavoro.

Fase 3 – Sostituzione e rimontaggio

A questo punto si passa al lavoro sul banco: il meccanico immerge in un bagno di solvente bulloni e staffe da riutilizzare e si libera dei pezzi da sostituire. Passa poi alla pulizia della sede degli iniettori, incrostata dai residui della combustione. «Se non si pulisce accuratamente l’alloggiamento, l’iniettore non si fissa bene e avrà delle perdite», spiega Juri Cala, operatore della Agribertocchi che effettua l’intervento.

FASE 2 - SOSTITUZIONE E RIMONTAGGIO
Per completare il lavoro si chiedono le nuove guarnizioni al magazzino ricambi (21) e si rimonta il collettore di scarico (22). Per finire, si rimettono a posto i vari manicotti (23), la presa d’aria del filtro (24) e infine i collettori dell’intercooler (25). La sistemazione della piastra di protezione (26) completa l’intervento. A questo punto il trattore può tornare al lavoro (27).

Per questo motivo, aiutandosi con un supporto di fabbricazione artigianale, passa un avvolgimento di carta vetrata all’interno della sede, asportando le parti di residui più grossolane. Ripete l’operazione con un panno imbevuto di solvente e infine espelle lo sporco con aria compressa. Il blocco motore è pronto per ospitare i nuovi iniettori. Questi ultimi devono essere dotati delle relative guarnizioni e trattati con un liquido ad azione sigillante, per favorirne la tenuta. Uno a uno, i sei iniettori finiscono al loro posto, con il foro laterale di ingresso del gasolio in corrispondenza del relativo foro sul blocco motore. Contemporaneamente il tecnico inserisce gli erogatori e li blocca con la vite di fissaggio. Avvita quindi la staffa, bloccando definitivamente l’iniettore. «In questa fase è importante valutare bene la forza di serraggio. John Deere raccomanda 10 DaN per la vite superiore e 37 per quella laterale. Con una chiave dinamometrica si può lavorare con più tranquillità, ma una volta acquisita una certa sensibilità, un bravo meccanico riesce ad applicare la forza corretta anche con una chiave normale», spiega Cala.

Il passaggio successivo prevede il riposizionamento dei cablaggi e, sempre con la massima attenzione, l’avvitamento dei dadi sulle testine. «Anche qui si deve avere molta cura con la forza di serraggio, perché è facile staccare una testina dall’iniettore. Ciò significa doverlo buttare e sostituire con uno nuovo». La mano di Cala è però ormai esperta e i cablaggi sono riposizionati senza incidenti.

FASE 2 - SOSTITUZIONE E RIMONTAGGIO
... e infine i collettori dell’intercooler (25). La sistemazione della piastra di protezione (26) completa l’intervento. A questo punto il trattore può tornare al lavoro (27).

A questo punto non resta che rimontare tutte le componenti asportate in precedenza. Il collettore degli scarichi deve però essere liberato dal bullone tranciato, come spieghiamo a parte. Una volta risolto l’inconveniente, il tecnico asporta i residui di guarnizione dal motore e dal collettore e si interfaccia con il magazzino ricambi per avere nuove guarnizioni e nuovi bulloni per il collettore. Rimonta quindi il coperchio degli iniettori e il collettore stesso. A seguire, riposiziona il filtro dell’aria, innesta i vari manicotti della turbina, rimette in sede i collettori dell’intercooler e infine monta la protezione in lamiera e la fiancatina. Accensione del motore e verifica di eventuali perdite dal collettore rappresentano la verifica finale. Poiché tutto funziona alla perfezione, il trattore abbandona l’officina, pronto per riprendere il suo lavoro in campo.


RIMOZIONE DI BULLONE TRANCIATO

Per rimuovere un bullone tranciato a filo del foro, Juri Cala salda sul corpo del bullone un dado e riscalda il collettore con la fiamma ossidrica, per provocarne la dilatazione.

Uno dei bulloni del collettore scarichi si è spezzato durante lo smontaggio. Il tecnico vi fissa un dado con la saldatrice a elettrodo (A) e successivamente scalda l’alloggiamento del bullone (B e C). A questo punto può agire sul dado con una chiave inglese per svitare il bullone tranciato. Conclude l’operazione la pulizia della filettatura interna tramite apposito attrezzo (D)

Successivamente, con una chiave inglese allenta il serraggio per svitare il pezzo.

L’operazione deve essere ripetuta per tre volte, in quanto la saldatura non tiene e il dado si stacca dalla vite. Dopo una decina di minuti di lavoro, tuttavia, il bullone esce finalmente dalla sede.

... e successivamente scalda l’alloggiamento del bullone (B e C). A questo punto può agire sul dado con una chiave inglese per svitare il bullone tranciato. Conclude l’operazione la pulizia della filettatura interna tramite apposito attrezzo (D)

Aiutandosi con una chiave speciale, il tecnico ripulisce infine la filettatura interna, per assicurarsi che non vi siano residui ferrosi e che il nuovo bullone si avviti senza problemi. Il collettore è così pronto per il rimontaggio.

 


Articolo in collaborazione con Agribertocchi e Unacma

John Deere 7820 come cambiare gli iniettori - Ultima modifica: 2020-04-02T12:12:51+02:00 da Roberta Ponci

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