Agricola Riparazioni, sempre più spazio per gli indipendenti

Massimo Rubes, titolare della Agricola Riparazioni, vede un futuro roseo per chi, come lui, ripara attrezzi e macchine altamente specializzate come trampoli e impianti di irrigazione. «Trattiamo un settore che non interessa ai grossi e che i fabbri vecchio stampo non riescono più a seguire. Il lavoro non mancherà»

Sono passati ormai due anni da quando iniziammo il nostro viaggio nel mondo delle officine, dando una nuova impronta alla nostra rivista. Per la prima volta, oggi entriamo in casa di un meccanico che ha scommesso tutto, o quasi, sulle attrezzature, più che sui trattori.

Massimo Rubes

Lo ha fatto sia come venditore, diventando concessionario Kuhn, Bargam e Idrofoglia, sia come riparatore. Che ha sì un accordo con Dallavecchia per intervenire sui trattori New Holland, ma, come ci spiega lui stesso, fa il 90% del fatturato, nel segmento Assistenza, con le macchine per fienagione, irrigazione e difesa delle colture. «Trattori ne ripariamo, certo, se capita. Ma lavoro con gli attrezzi ne abbiamo finché vogliamo e siamo sicuri che ne avremo anche in futuro».

A fare questa profezia è Massimo Rubes, titolare della Agricola Riparazioni di Asola (Mn). Che è, peraltro, una delle meglio organizzate officine indipendenti in cui ci sia capitato di entrare negli ultimi anni.

Venticinque anni di storia

«Fino al 1995 ho lavorato come meccanico in un’officina della zona, poi mi sono messo in proprio». Comincia così la storia della Agricola Riparazioni, per bocca del suo fondatore e attuale titolare. «Dapprima rilevai un’officina in centro ad Asola, diciamo di vecchio stampo. Cinque anni dopo decidemmo di fare un passo ulteriore, acquistando un capannone in periferia e aumentando notevolmente gli spazi a nostra disposizione». Il capannone, quello che ancor oggi è la sede dell’azienda, è sulla tangenziale di Asola, in posizione di forte passaggio e facilmente accessibile anche per i mezzi agricoli. Una collocazione ideale, insomma, per chi riceve quotidianamente macchine di notevole dimensione.

Vendite
Avviato in una seconda fase rispetto all’officina, il settore delle vendite dà comunque buoni risultati. Rubes è concessionario Kuhn (in questa foto), Idrofoglia, Ma-ag, Bargam e Gallignani. Segue inoltre il settore dei telescopici per Dallavecchia. Infine, vende attrezzi da giardinaggio.
Idrofoglia

Con il tempo, l’Agricola Riparazioni si è strutturata, avviando prima la vendita del nuovo e poi un redditizio magazzino ricambi, che rifornisce gli agricoltori della zona ma anche molti colleghi. «Officine più piccole, o che semplicemente non vogliono immobilizzare grossi capitali nei ricambi, che vengono da noi per i pezzi di cui hanno bisogno», conferma Rubes, che attualmente svolge il ruolo di amministratore più che di meccanico o venditore. Accanto a lui, la sorella Chiara – addetta alla fiscalità – e la figlia Valentina, che con un dipendente si occupa dei ricambi. In aggiunta, altri due impiegati amministrativi, un venditore a tempo pieno e cinque meccanici, di cui due specializzati nel giardinaggio, uno dei comparti che contribuiscono al bilancio di questa bella realtà. Tredici persone in tutto: un numero che non è facile raggiungere quando non si è rivenditori di grossi marchi di trattori. «Qualcuno ne facciamo (di trattori, ndr), essendo punto vendita di Dallavecchia, ma sicuramente non è la nostra prima fonte di guadagno. Penso che se si è ben strutturati si possa tranquillamente vivere con le attrezzature. Che, anzi, sono un elemento fondamentale nei lavori agricoli, più ancora dei trattori».

Vendita e ricambi

Partiamo però dal nuovo: un segmento che, come anticipato, è stato aggiunto alla tradizionale attività di riparazione soltanto in un secondo momento. «Iniziammo una decina e passa di anni fa, perché i clienti, spesso, ci chiedevano se potevano acquistare da noi qualche macchina. Kuhn è un partner della prima ora: una bellissima realtà a livello internazionale, con cui ci troviamo molto bene. Sono seri e hanno macchine di alta qualità, ma soprattutto vendono attrezzi ampiamente testati, che non riservano sorprese. Non tutti possono dire lo stesso, anche perché per mettere sul mercato novità che siano anche affidabili servono anni di test e forti investimenti di capitali, che non tutti i costruttori possiedono».

Ma-ag
Bargam

Accanto a Kuhn c’è Bargam, soprattutto per i trattamenti, e non bisogna dimenticare la Idrofoglia, ditta pesarese specializzata in irrigazione. «Sono un bel gruppo, con diverse divisioni e macchine di qualità. Dalle nostre parti si fa tanta irrigazione a pioggia, per cui gli impianti ci danno parecchio lavoro, sia per le nuove installazioni, sia per la manutenzione e le riparazioni. In più non dobbiamo dimenticare la gestione dei pozzi – facciamo installazione e riparazione delle pompe in partnership con alcune ditte di trivellazione – e infine la ricambistica: siamo specializzati nell’irrigazione e nei trattamenti, grazie alla nostra storia», spiega Rubes.

Gallignani
Il settore dei telescopici per Dallavecchia
Vendita di attrezzi da giardinaggio

Agricola Riparazioni è stata infatti, in passato, rivenditrice di Finotto e poi di Rimeco, in special modo per i trampoli da piralide. «Oggi vendiamo Bargam, un’azienda con un bel parco macchine, dalle piccole alle più grandi, e con barre di qualità eccezionale grazie all’esperienza di Gambetti. Tuttavia continuiamo a riparare trampoli e botti di ogni tipo e per questo motivo abbiamo un magazzino ricambi che credo sia unico in Lombardia. Tanto è vero che vengono a comprare da noi da ogni angolo della regione. Lo stesso vale, in parte, per l’irrigazione».

L’avventura del magazzino ricambi, continua il meccanico mantovano, nacque per caso: «Da sempre avevo l’idea che per essere tempestivi nelle riparazioni dovessimo avere una buona scorta di ricambi. Cominciammo così a crearci il nostro magazzino, che con il tempo crebbe molto. Questo ci aiuta indiscutibilmente nell’assistenza ai clienti, azzerando l’attesa del ricambio, che è solitamente di almeno 12 ore. Tuttavia, il settore è diventato anche una fonte di guadagno non da poco, perché molti agricoltori – e come ho detto anche diverse officine – sono nostri clienti per la ricambistica generica e specializzata». Ricambistica che, continua l’imprenditore, è anche una delle voci a maggior valore aggiunto. «C’è poco da fare, sulle vendite si guadagna quel che si guadagna, non si può ricaricare più di tanto. Con i ricambi le cose sono diverse, vuoi perché il valore è minore, vuoi perché chi compra è disposto a pagare anche un certo tipo di servizio. Per tutti questi motivi, non posso negare che sia un’attività redditizia». Il servizio cui accenna Rubes è quello della tempestività. «Fare commercio di ricambi non è semplice. Intanto bisogna immobilizzare capitali importanti, ed è il motivo per cui la maggior parte delle officine ordina i pezzi di volta in volta, invece di fare scorta. In secondo luogo, è richiesta una reperibilità costante: non c’è sabato, domenica o orario notturno: se vendi ricambi, devi essere sempre disponibile. Ancor più che per le riparazioni, paradossalmente».

Officina e meccanici nuovi

Parliamo appunto di riparazioni. Quelle dei trattori sono minoritarie, come si diceva. «Senza dubbio. Ci capita qualche New Holland grazie alla collaborazione con Dallavecchia, collaborazione che del resto avevamo già quando era concessionario John Deere. Inoltre ripariamo qualche vecchio trattore con poca tecnologia, che non richiede diagnostica specifica. Il 90% degli interventi, tuttavia, lo facciamo su macchine diverse».

Riparazioni
Agricola Riparazioni nasce come officina meccanica, oggi ospitata in 1.000 mq di superficie dove si riparano trampoli, trattori, ma anche macchine da giardinaggio
L’officina fabbrica anche cardani di ogni forma e dimensione e un’area è dedicata a tornitura e saldatura

Quali? «Intanto, i trampoli e le irroratrici. Poi tutto il settore dell’irrigazione, come ho detto. Inoltre ci sono i carri unifeed, che nel nostro territorio sono parecchi. Per quanto riguarda le attrezzature, lavoriamo molto con la fienagione, dalle barre alle rotopresse. In ogni caso ripariamo quasi ogni tipo di attrezzo. A cominciare, naturalmente, da quelli che vendiamo come concessionari e per i quali abbiamo anche tutta la diagnostica necessaria».

Il settore, come anticipato, vanta ben cinque addetti. «Oltre al capo officina, Michele – una persona di grande esperienza – abbiamo un team totalmente rinnovato. Quest’anno la vecchia squadra si è infatti ritirata, per raggiunti limiti di età. Ho così deciso di puntare sui giovani e ne ho trovati due che si sono ambientati bene. A essi se ne sono aggiunti altri due che stanno imparando».

Cinque persone in officina sono tante. «E ne assumerei altre due, se le trovassi. Attualmente, due sono addetti al giardinaggio, un altro settore che “tira”. Poi ci sono gli impianti di irrigazione, che devono essere seguiti da una squadra apposita. Senza dimenticare le riparazioni comuni».

La scelta di scommettere sui giovani è stata una buona mossa? «Penso di sì. Le macchine agricole, anche i semplici attrezzi, sono sempre più ricche di elettronica e ormai per ripararle si devono conoscere i computer. Noi anziani fatichiamo addirittura a usare bene il cellulare… per capire certi strumenti occorre una testa giovane, c’è poco da fare».

Accennava in precedenza a difficoltà nel trovare meccanici. È un problema comune a molti suoi colleghi. «Vero. Purtroppo la meccanica agricola ha poca attrattiva sui ragazzi. Durano soltanto quelli che vengono dal nostro settore. Gli altri dopo pochi mesi cercano altre soluzioni».

Non soltanto il team, ma anche le strutture sono nuove: l’officina è stata trasferita, pochi anni fa, in un secondo capannone, come ci spiega ancora Massimo Rubes. «Abbiamo avuto questa occasione e ho accorpato un’officina che avevo aperto in un’altra zona del paese. Adesso siamo tutti qui: nella sede principale ci sono gli uffici amministrativi, il magazzino ricambi con l’accettazione e poi l’esposizione degli attrezzi da giardinaggio e un piccolo ricovero per le macchine. Nella sede distaccata, dall’altra parte della via, l’officina – divisa tra reparto irroratrici, attrezzi comuni e macchine per giardinaggio, e altri uffici che presto attiveremo».

Ricambi
Un settore che sta dando molta soddisfazione è quello dei ricambi, con un vasto magazzino (in questa foto) specializzato in irrigazione e trattamenti. Notevole anche il comparto ferramenta
Il comparto ferramenta

In un panorama in cui le officine indipendenti o semi-indipendenti come la vostra stanno scomparendo, voi assumete personale e vi ingrandite. Vi piace andare controcorrente? «Non è una scelta, ma una necessità. Le macchine agricole stanno cambiando radicalmente e con Agricoltura 4.0 faranno un altro salto in avanti, enorme. Quando scompariranno i vecchi agricoltori, avremo un settore stravolto e molte officine rischieranno di chiudere, se non avranno il coraggio di stare al passo con questa evoluzione. Da qui la scelta di puntare sui giovani».

Quindi pensa che continuerà a esserci spazio per realtà come la vostra? «Indubbiamente. Diamo un servizio che il vecchio meccanico – il fabbro di paese, per capirci – non è più in grado di dare».

Ci sono però i grossi concessionari, che hanno fior di officine. «Vero, ma loro sono occupati con i trattori. Chi fa trattori, se vuol farli bene, non può fare anche gli attrezzi, tanto che alcune concessionarie si stanno organizzando con officine separate. Ma sono scelte costose, che non tutti si sentono di fare. Nei prossimi cinque anni i grossi concessionari diventeranno sempre più grossi. Arrivando, per alcuni marchi, a gestire gruppi di regioni. Questo aprirà ulteriori spazi per aziende di taglia medio-piccola e fortemente specializzate come la nostra. È ciò a cui ci stiamo preparando da anni».

Agricola Riparazioni, sempre più spazio per gli indipendenti - Ultima modifica: 2020-12-01T17:28:10+01:00 da Roberta Ponci

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