Mietitrebbie, all’insegna della stabilità

La stagione 2016 si è chiusa con gli stessi numeri del 2015. Sia come immatricolazioni sia come vendite al cliente finale

Dopo un andamento ad anni alterni nell’ultimo quadriennio, il mercato italiano delle mietitrebbie nel 2016 si è stabilizzato e ha chiuso sulle stesse cifre del 2015. Le immatricolazioni dovrebbero fermarsi infatti a quota 343, praticamente identiche a quelle del 2015 quando furono 345 le macchine registrate. Anche le vendite al cliente finale non hanno subito grossi scossoni, attestandosi intorno alle 350 unità.

Come lo scorso anno, è cambiata invece, anche se in misura meno marcata, la ripartizione delle tipologie di macchine, con un aumento delle autolivellanti (dal 23 al 27%) e un calo delle non convenzionali (dal 41% al 36%), mentre le convenzionali a scuotipaglia sono rimaste praticamente invariate (dal 36 al 37%). A livello di brand, poche le variazioni: Claas ha confermato la leadership, mantenendo una quota intorno al 37%, seguita da New Holland (27-28%). Più distaccate Laverda (13-14%, in leggero calo), John Deere (8-9%, anch’essa in leggero calo), Fendt (7-8%, in discreto aumento), Case IH (4-5%, in leggero aumento) e Deutz-Fahr (2%, stabile).

Dal tradizionale giro di pareri con i player del mercato Italia, emerge come nel 2016 abbiano lavorato molto le autolivellanti e anche le “semilivellanti”, in particolare in zone come Marche e Toscana. Soprattutto al Centro-Sud, infatti, si sono sfruttati i contributi Psr, che continuano a influenzare in modo significativo il mercato, perché i clienti continuano a far fatica nel programmare gli acquisti a causa della scarsa liquidità. Al Nord, invece, il mercato ha lavorato in assenza di contributi e, nonostante i prezzi delle commodity certamente non stimolanti, ha comunque “performato” bene, con alcune zone a riso del Piemonte in particolare evidenza. In alcuni casi sono state premiate le macchine più produttive, ma allo stesso tempo dotate di sistemi di livellamento, in altri casi invece è stata data la priorità a modelli non particolarmente produttivi, ma validi dal punto di vista della manutenzione e dei bassi consumi. Da segnalare anche l’attenzione a certi parametri evidenziati dall’ultima Pac, nel senso che sono stati richiesti anche modelli che rientravano nelle misure previste dai Psr.

La tendenza per il 2017 è di un mercato sostanzialmente stabile, che potrebbe decollare nel caso partissero i contributi di superammortamento previsti dalla legge di stabilità e di cui potranno beneficiare anche i contoterzisti.

Dando un’occhiata ai mercati europei, i dati più eclatanti arrivano da Francia, Germania e Regno Unito, con forti cali rispettivamente del 32, 21 e 16%. La Francia in particolare ha pagato il prezzo di un clima disastroso che ha decimato i raccolti nelle zone clou del grano, fenomeno che avrà probabilmente strascichi anche l’anno prossimo, e dopo quattro anni cede nuovamente il primo posto alla Germania sul mercato europeo. Sempre per il mercato francese da segnalare anche il sorpasso nelle vendite, per la prima volta, dei modelli non convenzionali su quelli convenzionali. Spagna e Austria, invece, si sono comportate come l’Italia, quindi in sostanziale parità. A livello di marchio, in questi due mercati domina Claas, con rispettivamente il 34 e il 48%, seguita da New Holland (30% in Spagna e 20% in Austria) e John Deere (23% e 16%).

Infine, solito sguardo oltreoceano: negli Stati Uniti a fine novembre le vendite erano in calo del 26% circa, con sole 3.485 macchine immatricolate. In Canada, invece, il calo si limita al 9%, in virtù delle 1.592 macchine vendute nei primi 11 mesi del 2016.

Un vero e proprio boom lo ha registrato invece la Russia, dove nei primi dieci mesi sono state vendute 5.945 mietitrebbie, in crescita del 38,6% sul pari data 2015.

 

Visualizza:

Immatricolazioni mietitrebbie in Europa

Ripartizione % per tipologia di mietitrebbie in Italia

Mietitrebbie - quote di mercato Italia - 2016

Mietitrebbie, all’insegna della stabilità - Ultima modifica: 2017-01-16T10:44:41+01:00 da Roberta Ponci

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