Bcs, ottant’anni di storia alle spalle

Il legame con il territorio, una storia unica e le tecnologie più all’avanguardia. Bcs continua a crescere e investire nel territorio

Il Comune di Abbiategrasso si trova nella zona sud-ovest della bassa milanese e prende il suo nome dalla qualità della terra, particolarmente fertile e paludosa. Noto per la sua elevata intensità agricola, il territorio della bassa milanese ha goduto in anteprima di tutti i più importanti sviluppi in ambito agrario e meccanico.

Proprio qui esistono aziende come Bcs, i cui sviluppi hanno contribuito e a volte determinato la maturazione di alcuni processi chiave per queste zone, tra cui la meccanizzazione agricola. Il gruppo Bcs infatti nasce e si espande grazie alle idee visionarie, eppure così legate alla concretezza e ai bisogni del quotidiano lombardo, dell’Ingegnere Luigi Castoldi prima e di suo figlio, l’ingegnere Fabrizio Castoldi, dopo.

La 243 per esempio, prima motofalciatrice del gruppo, nasceva nel 1943 dall’intuizione dell’ingegner Castoldi in risposta al problema dello sfalcio dell’erba, una delle attività agricole più faticose e usuranti. Lo sguardo attento verso le problematiche che scontava in quegli anni l’agricoltura e le difficoltà che vivevano ogni giorno gli operai che lavoravano in prima persona la terra sono da sempre stati i motivi che hanno spinto la famiglia Castoldi ad ingegnarsi con soluzioni sempre più innovative e all’avanguardia. Alla realizzazione di questo progetto parteciparono anche Camillo Bonetti, gestore dell’esattoria di Abbiategrasso, e Severino Speroni, valente meccanico, e dall’unione delle iniziali dei cognomi nacque il marchio Bcs, apposto per la prima volta come logo distintivo sulla motofalciatrice 243.

Il grande successo della prima motofalciatrice portò il marchio appena creato verso un'espansione senza precedenti e parallelamente all’ampliamento delle linee di prodotto l’azienda iniziava ad affacciarsi sui mercati internazionali, abbracciando settori di sviluppo diversi da quello agricolo. Nei primi Anni 60 fondò infatti la società “Castoldi Jet”, specializzata nella produzione di propulsori nautici a idrogetto, e a questa seguì poi “Mosa”, azienda specializzata nella produzione di motosaldatrici e gruppi elettrogeni.

Nel 1988, grazie all’acquisizione della società Ferrari di Luzzara, Reggio Emilia, e della società Pasquali di Calenzano, in provincia di Firenze, il marchio Bcs fece un ulteriore passo in avanti affiancando alle sue classiche linee di prodotto anche i trattori. Fu grazie a tali integrazioni che Bcs diventò un gruppo industriale capace di giocare un ruolo chiave nel panorama mondiale mediante tre insediamenti produttivi ubicati in Italia e a una produzione che, nell’agricolo, spazia dai trattori specializzati alle macchine semoventi monoasse alle attrezzature per lo sfalcio dell'erba e la manutenzione dei tappeti erbosi.

Nonostante questa grande espansione e l’esportazione dei prodotti del gruppo in tutto il mondo, la città di Abbiategrasso, il territorio lombardo e il forte legame con le tradizioni agricole continuano ancora oggi ad essere alla base della vision e della mission del Gruppo BCS e rappresentano le pietre miliari che hanno permesso alla famiglia Castoldi di immaginare e realizzare progetti trainanti per l’intera economia abbiatense e non solo.

I punti di forza del gruppo

Il Gruppo Bcs si caratterizza per l’impegno senza sosta che mette nell’innovazione dei suoi prodotti, e per un ripensamento costante del modo in cui si fa agricoltura. Per questo motivo dispone in ciascuna delle proprie sedi di un centro di ricerca e sviluppo dedicato. Ogni nuovo prodotto che nasce si configura come una perfetta sintesi tra il costante ascolto delle esigenze del mercato, l’esclusivo patrimonio di esperienza del Gruppo e le approfondite competenze delle risorse umane impegnate in questo processo. Ad ogni centro di ricerca è collegato anche un reparto sperimentale per la realizzazione di prototipi ponendo così le basi per l’omologazione dei prodotti. Inoltre Bcs è tra le realtà che hanno abbracciato l’agricoltura 4.0, ovvero quel tipo di agricoltura che sfrutta le innovazioni in campo tech per pianificare e gestire in maniera precisa il lavoro dell’agricoltore, così da migliorare la qualità e la sostenibilità economica e ambientale del raccolto. A questo proposito l’azienda ha sviluppato la propria soluzione per questa tipologia di agricoltura progettando un sistema di componenti hardware e software che si interfaccia con la tecnologia già presente sui suoi trattori.

Tutti i prodotti Bcs devono la loro alta qualità ai processi produttivi con cui vengono costruiti tutti i principali componenti del gruppo. I sistemi di produzione sono stati infatti robotizzati per aumentare la qualità consentendo ad alcuni impianti di lavorare a ciclo continuo, senza presidio e con controllo da remoto, così da adattarsi anche alle variabili esigenze di mercato. I materiali sono accuratamente scelti e sottoposti a trattamento termico per soddisfare gli elevati standard produttivi. Per lo stesso motivo, anche la verniciatura a polvere, sviluppata in conformità ai più severi capitolati, viene eseguita prima dei vari processi di cottura così da garantirne la tenuta. Infine sia l’assemblaggio sia il controllo qualità sono affidati a manodopera altamente qualificata che, grazie a una lunga esperienza e competenza in questo settore, sovrintende con la massima attenzione e precisione il passaggio finale del prodotto.

Il Gruppo Bcs ha assunto ormai una vocazione internazionale e con le sue 6 filiali commerciali sparse in giro per il mondo porta la sua attività specialistica in oltre 100 Paesi. Il cuore della sua produzione tuttavia è saldo ad Abbiategrasso, dove ha preso forma l’idea della prima motofalciatrice e da cui la famiglia Castoldi ha da sempre trovato maggiore ispirazione per la realizzazione dei propri prodotti. Per questo motivo anche adesso tenta sempre di coniugare lo slancio verso i nuovi mercati con le sue radici locali, da cui continua ad attingere il ricco patrimonio di competenze e professionalità.

 

Bcs, ottant’anni di storia alle spalle - Ultima modifica: 2022-11-30T15:21:06+01:00 da Redazione Macchine e Motori Agricoli

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