Tutti gli anniversari di Kramp

Parla Rafael Massei. Settant’anni di vita del gruppo, dieci di presenza in Italia, una sede nuova di zecca. E un futuro sempre più digitale

Rafael Massei, Direttore commerciale di Kramp Italia, ha davvero di che festeggiare in questo 2021: si va dai 70 anni del gruppo al decennale di apertura della filiale italiana, fino alla recente inaugurazione della nuova sede, 17mila metri quadrati di superficie, di cui 13mila dedicati allo stoccaggio degli oltre 55mila prodotti che il colosso della componentistica vende nel nostro paese.

Ce n’è abbastanza, insomma, per fare il punto con il diretto interessato, anche per capire la formula che ha portato il gruppo, sbarcato al di qua delle Alpi nel luglio 2011 come un marziano, a diventare uno dei primi cinque per fatturato, con 21 milioni di euro circa nel 2020. «E dopo un anno difficile come il 2019, in cui l’acquisizione di Raico ha forzatamente segnato un punto di arresto, necessario per amalgamare due realtà fortemente diverse per organizzazione e obiettivi», fa notare Massei.

La lezione di Kramp

Già, Raico: praticamente il rovescio della medaglia rispetto alla società olandese. Cinque filiali, vendita anche al cliente finale, organizzazione tradizionalissima nonché fondata sul catalogo cartaceo. Che Kramp non ha mai avuto, per dire. «In effetti quando iniziammo, con quattro persone e un ufficio commerciale, sembrava che senza il catalogo non si potesse fare niente. Invece, alla lunga credo che non averlo ci abbia fatto bene. È stato un fattore di differenziazione: se siamo cresciuti in questo modo a mio avviso è stato anche per la possibilità di ordinare online».

Abituare un settore tradizionalista come quello della meccanica agricola a lavorare con internet, nel 2011, non dev’essere stato facile. «Ci siamo appoggiati ad alcuni rivenditori che, facendo parte di grossi gruppi, erano già abituati a usare quotidianamente il web. Nel tempo, poi, anche le realtà più piccole si sono adattate a questo modo di lavorare».

Quindi potete dire di aver portato il web nel mercato della ricambistica italiana? «No, ai tempi c’era già Granit che usava questo sistema. Ma che, tuttavia, aveva anche il catalogo cartaceo».

La presenza soltanto online vi ha caratterizzato, d’accordo. Qualcos’altro? «La velocità di consegna, credo, e questo indipendentemente dal numero di articoli ordinati. Che siano due o cinquanta, se si ordina entro una certa ora arrivano il giorno seguente. Cosa ancor più importante, chi li riceve paga sempre la stessa tariffa, che sia a 100 km dalla sede o a 900. Abbiamo scelto questa soluzione per non far pagare di più chi è più lontano, ma sul tema delle consegne urgenti dovremo presto o tardi fare ordine».

In che senso? «Oggi trattiamo qualsiasi ordine come se fosse urgente, ma ce ne sono alcuni che hanno il chiaro scopo di fare scorta. Per questi dovremo arrivare a prevedere una consegna dilazionata, così da dare maggior priorità agli articoli necessari per una riparazione e applicare un costo diverso a chi non ha fretta».

Pionieri in Europa

L’acquisizione di Raico ha creato problemi organizzativi, ma ha anche dato a Kramp un forte impulso alla crescita. Aprendo al gruppo, per esempio, il cosiddetto mercato Tractor&vehicle. «In effetti è un settore su cui abbiamo fatto notevole esperienza proprio grazie a Raico. Tanto che oggi siamo in grado di insegnare ad altri paesi – per esempio la Spagna, che di recente ha fatto un’acquisizione analoga – come ci si muove in questo settore. Grazie al fatto che Raico riforniva piccoli e medi costruttori italiani con componentistica per il primo impianto, abbiamo accumulato una discreta esperienza in questo campo».

Le filiali Raico, però, le avete chiuse. «Non erano in linea con quel che Kramp vuol fare in Italia: vendevano anche agli agricoltori, mentre noi trattiamo soltanto con clienti professionali. A ogni modo le filiali sono state cedute ad altri marchi o rilevate dagli stessi dipendenti: le ricadute occupazionali sono state minime, per fortuna».

Nel frattempo però aprite i negozi Powered by Kramp, che sono un po’ la stessa cosa. «No, sono spazi interni a un negozio gestito da un soggetto indipendente. Ne abbiamo aperti tre e altri sei dovrebbero aprire a breve. In mezzo, c’è stato il Covid».

Già, la pandemia. Quanto ha pesato sulla vostra attività? «È una risposta complessa, che va vista sotto diversi profili. Per esempio, ha completamente stravolto gli ordini di materiale con un’attinenza sanitaria. Noi vendiamo marchi come la 3M: quando mascherine e guanti hanno iniziato a scarseggiare ovunque, si sono rivolti anche a noi e ciò ha imposto un notevole sforzo organizzativo. Ora siamo attrezzati, vedremo fino a quando continuerà la domanda».

Per quanto riguarda gli ordini tradizionali, invece? «Il Covid s’è sentito anche lì. Per esempio, la chiusura dei negozi tradizionali ha caricato sul settore dei corrieri una gran quantità di lavoro aggiuntivo, ritardando tutte le spedizioni».

La fortuna di essere grandi

Anche oggi viviamo in un momento in cui consegnare il materiale richiesto è difficile. Non per i corrieri, ma per la carenza di forniture. «In effetti questa situazione esiste. Fortunatamente Kramp è un grande gruppo, con undici magazzini sparsi in Europa e questo ci ha permesso di avere delle buone scorte, che rendono meno pressante il problema. Inoltre i nostri fornitori sono quasi tutti europei, non abbiamo molti scambi con l’estremo oriente. Tuttavia se un nostro fornitore si rifornisce a sua volta da quelle parti, è naturale che a cascata il ritardo arrivi anche su di noi, come talvolta accade».

Ritardi a parte, consegnate sempre in giornata? «Sì. Fino all’estate garantivamo la consegna nel giorno successivo per tutto il Paese tranne la Calabria e le isole, dove per ragioni logistiche le referenze che partivano dai magazzini olandese o tedesco arrivano in 48-72 ore. Con l’apertura del nuovo magazzino, tuttavia, il problema si è risolto e gli ordini che giungono entro le 17.00 arrivano il giorno seguente.

Un nuovo inizio

Il magazzino italiano è, secondo Massei, un elemento strategico di primo piano per il futuro sviluppo della filiale. Esteso su una superficie di quasi 20mila metri quadrati, ne offre 13mila per lo stoccaggio delle circa 55mila referenze che compongono il catalogo (virtuale) di Kramp nel nostro paese. «Quando un prodotto è acquistato almeno due-tre volte nel corso dell’anno entra a far parte del nostro magazzino: per questo motivo abbiamo così tanti codici a listino», spiega il direttore commerciale.

Accanto alle aree di stoccaggio, divise per settori (uno è dedicato a gas e altre merci pericolose) ci sono gli uffici, il centro di inscatolamento e la mensa. «Il magazzino, per ora, resta a gestione umana. Non abbiamo scelto la soluzione automatica per questione di costi, ma in futuro potremmo sempre cambiare. Una cosa che ci distingue, invece, è il reparto di inscatolamento, dove abbiamo scatole a dimensione regolabile per evitare di movimentare pacchi quasi vuoti. Cerchiamo di fare attenzione all’ambiente, insomma».

L’altra novità della sede appena inaugurata è l’officina. Che ve ne fate, voi che vendete ricambi? «La usiamo per le personalizzazioni. Per esempio, sui sedili, con allestimenti speciali, riscaldamento o altro. O ancora per i tubi idraulici. Un’azienda che non ha un reparto oleodinamico può ordinare i tubi presso di noi e averli il giorno seguente. Ma anche il taglio di un albero cardanico a misura è un lavoro che può fare la nostra officina. Puntiamo, insomma, a dare un servizio personalizzato ai clienti».

Verso il 2030

Pensa che questo tipo di attività si svilupperà ulteriormente in futuro? «È possibile. Kramp non vuol essere un semplice fornitore di parti di ricambio, ma anche di servizi, per cui credo che ci sia spazio per iniziative come l’officina. Per esempio, nel settore dell’abbigliamento, che potremmo personalizzare con il logo del concessionario o dell’azienda agricola, anche in caso di poche unità. Allo stesso modo continueremo a fornire assistenza ai concessionari che vogliono aprire uno spazio Kramp nel loro reparto di ricambistica e a creare negozi Powered by Kramp».

Guardiamo avanti. Come si immagina questo settore tra dieci anni? «Sempre più digitale. E sempre più tempestivo nelle consegne. Per quanto ci riguarda, ci allargheremo forse ad altri settori, come giardinaggio, forestale, macchine movimento terra, carrelli elevatori. E completeremo la nostra App, che già oggi permette di compilare la lista dei prodotti richiesti, ma non di effettuare l’ordine direttamente dal cellulare. Per ora».


L'inaugurazione del nuovo centro a Reggio Emilia

A 1O anni dall'apertura della filiale in Italia, Kramp taglia con orgoglio il nastro del suo nuovo centro di distribuzione ricambi e accessori a Reggio Emilia.

L'undicesimo centro di distribuzione è stato inaugurato a Reggio Emilia ed è già operativo da inizio estate. La nuova struttura all'avanguardia si estende per ben 17.200mq calpestabili, incluso magazzino e 2.800 mq di uffici.

Il momento dell’inaugurazione: da sinistra Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia), Hans Scholten, Chief Financial Officier Kramp), Eddie Perdok (Ceo Kramp), Rafael Massei e Alessio Mammi (assessore all’Agricoltura Emilia Romagna)
Marc Conings (a destra) e Vittoriano Vizio (Logistics Manager Italia)

«Un investimento di 20 milioni di euro dedicato  ai nostri  clienti e ai nostri collaboratori. La priorità di Kramp Italia, dall'anno della sua fondazione esattamente dieci anni fa, è infatti sostenere ed affiancare i nostri partner garantendo un servizio  affidabile  e  competente», ha detto Marc Conings, direttore Logistica Kramp Italia e Spagna.

I processi all'interno del magazzino sono supportarti dai più recenti impianti e ogni zona è progettata per eseguire particolari operazioni. L'area di ricezione e imballaggio degli ordini si compone di macchine automatiche che creano, pesano ed etichettano i colli in uscita per limitare errori di prelievo e allo stesso tempo ridurre il volume e gli ingombri delle scatole e, di conseguenza, ottimizzare il carico in uscita.

La nuova sede di Kramp Italia

La zona di stoccaggio di ricambi e accessori di misura standard si eleva su 4 piani da 1.500 mq ciascuno e può contenere  fino a 120.000 locazioni. I piani sono attraversati da 760 metri di nastro trasportatore, il quale accompagna le scatole in prossimità delle stazioni di prelievo. Questo sistema permette di ottimizzare l'attività di prelievo, riducendo il percorso  degli operatori e incrementando la produttività.

 

I prodotti speciali come i ricambi fuori misura, al taglio, pericolosi e infiammabili e vetri vengono stoccati nelle 19 corsie centrali del magazzino, in grado di ospitare fino a 20.000 locazioni. Sempre in ottica di ottimizzazione dei tempi e riduzione degli errori, parte delle corsie ospita bande magnetiche per consentire il prelievo tramite muletti trilaterali.

Lo stoccaggio e la gestione dei ricambi non è tutto. Una nuova officina meccanica consente di offrire ai clienti servizi per rispondere a particolari esigenze: personalizzazione di sedili (già attivo), personalizzazione di cardani e assemblaggio di tubi idraulici raccordati.

I nuovi processi permettono  di spedire fino a 8.800 colli ed elaborare fino a 40.000 righe d'ordine al giorno. La presenza di un centro logistico in Italia consente inoltre di ampliare il tempo di inserimento  ordini da  parte  degli oltre 2.300  clienti  italiani, che oggi possono  ordinare  fino alle 17.00 e ricevere la merce in meno di 24 ore [48 per Isole e Calabria).

 

Rafael Massei

«Siamo molto orgogliosi di questo traguardo e di questo nuovo inizio. Il magazzino eleverà Kramp ai massimi vertici in termini di competenza e qualità del servizio offerto, garantendo una disponibilità ed un'offerta di ricambi e accessori specifica per il mercato italiano. Certamente è un bel cambiamento rispetto all'ufficio commerciale di 100 mq di dieci anni fa», ha dichiarato Rafael Massei, Direttore Commerciale di Kramp Italia.

Il nuovo centro sarà d'ora in poi il magazzino di riferimento dei nostri clienti e ospiterà l'assortimento specifico per le esigenze del mercato italiano; solamente le referenze non disponibili a Reggio Emilia continueranno a essere fornite dal magazzino tedesco. Non solo. Molti fornitori del gruppo Kramp potranno consegnare direttamente a Reggio Emilia, senza passare dagli altri magazzini esteri, aprendo nuovi interessanti scenari per gli approvvigionamenti del gruppo. Un magazzino che si integra nell'ambiente grazie alla visione green che ha adottato per l'intero progetto. Un impianto fotovoltaico e la predisposizione di colonnine per le auto elettriche completano l'immobile che, per volere di Kramp Italia, è circondato da 13.000 mq di area verde e un chilometro di pista ciclabile.

Il nuovo centro di distribuzione si aggiunge ai dieci depositi Kramp già presenti in Europa, che forniscono una rete di 50.000 rivenditori in 24 paesi. L'inaugurazione del nuovo deposito italiano arriva esattamente nell'anno del 70esimo anniversario dalla fondazione dell'azienda a Vasserveld in Olanda, avvalorando l'intenzione di evolvere il livello di servizio e puntare sulla prossimità al cliente, fornendo competenza e velocità nella consegna, componenti fondamentali nel settore dei ricambi.

La filiale italiana ha fatturato nel 2021 22,5 milioni di euro e l'ambizione adesso è quella di diventare leader di mercato in Italia, mentre il gruppo nel suo intero nel 2021 dovrebbe raggiungere la fatidica cifra del miliardo di euro.

 

 

Tutti gli anniversari di Kramp - Ultima modifica: 2021-10-12T15:35:53+02:00 da Roberta Ponci

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