Trattori in rosso al giro di boa in Italia e in Europa

Nei primi sei mesi del 2020 in Italia le vendite di trattrici calano del 18% e quelle delle mietitrebbie del 10,2%. Flessione più contenuta per i sollevatori telescopici. In Europa solo la Polonia mostra un segno positivo

Come ampiamente prevedibile, il primo semestre 2020 delle macchine agricole in Italia e in Europa si chiude con un deciso calo del mercato a seguito della pandemia di Covid-19, tanto che solo un paese, la Polonia, registra un incremento rispetto al 2019. Unica nota positiva il segnale di "ripresa" nel mese di giugno, nel senso che i cali si sono attenuati.

Ma partiamo dall'Italia. I dati relativi alla prima metà dell’anno, elaborati dall’associazione dei costruttori italiani FederUnacoma sulla base delle immatricolazioni registrate presso il Ministero dei Trasporti, evidenziano per le trattrici un calo delle vendite pari al 18% sullo stesso periodo dello scorso anno (8.222 i mezzi registrati contro i 10.024 dello stesso periodo 2019).

Il 2020, che si era comunque aperto con una leggera flessione (-3,7% a gennaio e febbraio), ha registrato un drastico peggioramento con il progredire della pandemia e la conseguente riduzione di molte attività produttive, comprese quelle legate al comparto della meccanica agricola. La contrazione del mercato si è registrata soprattutto a marzo (-34.4% rispetto allo stesso periodo del 2019) e ad aprile (-23,3%), ed è proseguita anche nel mese di maggio (-24,7%), nonostante l’allentamento del lockdown con l’avvio della cosiddetta fase 2. L’onda lunga del Covid 19 si è fatta sentire anche a giugno. Il mese ha chiuso in negativo rispetto al 2019 (-14,4%), ma con percentuali meno severe rispetto a quelle dei mesi precedenti ad indicare una lenta ripresa delle vendite.

Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, l’andamento del mercato ricalca a grandi linee quello delle trattrici. I rimorchi chiudono il semestre con un calo del 22,6%, in ragione di 3.416 macchine immatricolate (erano state 4.412 nello stesso periodo dello scorso anno), un passivo pesante, ma meno grave di quello registrato nel mese di aprile quanto il calo era stato del 51,4%. Perdite più contenute per le mietitrebbiatrici (-10,2%, a fronte di 141 macchine immatricolate) e per le trattrici con pianale di carico (-11,5% in ragione di 247 unità). In leggera controtendenza i sollevatori telescopici. Il dato riferito al semestre indica infatti una flessione del 5%, in ragione di 408 macchine immatricolate (erano state 431 del 2019).

Futuro incerto

Per i mesi a venire il comparto della meccanica agricola italiana sarà ancora caratterizzato da condizioni di grande incertezza, legate alla situazione economica generale del Paese, e alla difficoltà per le imprese agricole ad effettuare investimenti. A fronte di questo scenario – sottolinea FederUnacoma – iniziative specifiche a sostegno degli investimenti in macchine e tecnologie innovative per l’agricoltura sono più che mai necessarie. Positive in tal senso le misure previste dalla nuova Sabatini, dal credito di imposta e dal Bando ISI Agricoltura 2019/2020. Quest’ultimo intervento è promosso dall’Inail che stanzia 65 milioni di euro a favore delle micro e piccole imprese e dei giovani imprenditori agricoli che acquistano mezzi meccanici di ultima generazione. I contributi, erogati in conto capitale, coprono fino al 40% delle spese ammissibili (il 50% nel caso dei giovani agricoltori) per un massimo di 60 mila euro.

La situazione in Europa

Nei mercati europei il mese di giugno si è caratterizzato se non altro per un "rallentamento del calo", un segnale quindi di ottimismo che spinge a pensare che il peggio sia passato e a sperare in una ripresa del settore da qui a fine anno, anche se difficilmente si riuscirà a recuperare tutte le perdite. In pratica, tutti i paesi segnano alla fine del primo semestre un calo del mercato, con l’unica eccezione della Polonia.

Immatricolazioni trattori (var. %) gen-giu 2020 vs 2019
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno gen-giu
AUSTRIA 12,1 37,0 -14,7 12,0 -10,0 -9,3 -1,3
DANIMARCA 16,0 -3,3 20,7 9,2 -47,8 -14,7 -2,2
GERMANIA 17,5 6,1 28,9 -11,2 -17,8 -24,2 -2,7
ITALIA n.d. n.d. -34,4 -23,9 -24,9 -14,4 -18,0
NORVEGIA -18,8 -14,4 -30,5 -22,4 -26,7 -13,1 -22,9
POLONIA 60,4 38,7 10,1 4,7 42,4 25,6 +26,3
REGNO UNITO -31,1 11,0 -4,2 -50,6 -41,9 -15,3 -24,7
SPAGNA -21,4 -19,0 -44,5 -42,0 -33,1 8,3 -25,4
SVEZIA 7,2 18,1 7,7 3,4 -30,2 -18,1 -4,7
INDIA 4,8 21,3 -49,9 -79,4 -54,7 22,4 -26,9
USA 4,7 -7,3 -15,6 12,3 15,1 32,7 +10,5

 

Dopo i primi sei mesi, il mercato che ha ceduto di più è stato quello bulgaro (-27,4%), seguito da quello spagnolo (-25,4%): quest'ultimo, però, in giugno è stato l’unico (assieme alla già citata Polonia) a segnare una crescita (+8,3%) rispetto al pari data 2019. Seguono Regno Unito (-24,7%), Norvegia (-22,9%), Italia (-18%) Svezia (-4,7%), Germania (-2,7%), Danimarca (-2,2%) e Austria (-1,1%, nonostante la buona performance del comparto vigneto-frutteto).

Spostandoci fuori dall’Europa, da segnalare la ripresa in giugno del mercato indiano (+22,4% in giugno, anche se il primo semestre rimane in pesante calo, -26.9%) e il trend assolutamente positivo degli Usa che segnano un +32,7% in giugno e chiudono la prima metà dell’anno con un ottimo +10,5% sul pari data 2019.

Trattori in rosso al giro di boa in Italia e in Europa - Ultima modifica: 2020-07-16T18:30:18+02:00 da Francesco Bartolozzi

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