Sima, un’evoluzione necessaria

Isabella Alfano
EDIZIONE SPECIALE. Isabelle Alfano: «Il nuovo posizionamento ci colloca in modo più logico nel ciclo decisionale economico»

«Quella del Sima è stata un’evoluzione necessaria per sostenere i cambiamenti del mondo agricolo, dettata dalle richieste degli espositori e dei visitatori internazionali che ci volevano posizionati in una fase dell’anno più adatta agli investimenti. Il mese di novembre, infatti, è quello che cade in modo più logico nel ciclo decisionale economico. Il fatto di sovrapporsi in parte con l’Eima di Bologna, anche in questo caso obbligato perché il polo fieristico di Paris Villepinte non aveva altre settimane disponibili, riguarda comunque solo l’edizione di quest’anno. Dal 2024, infatti, sceglieremo uno slot migliore, anche se sempre in novembre».

Isabelle Alfano, direttrice del Salone Internazionale di Macchine Agricole di Parigi, cerca di chiarire subito la decisione presa due anni e mezzo fa e che tanto ha fatto (e ancora fa) discutere. Tradizionalmente organizzato nel mese di febbraio degli anni dispari, il Salone parigino si svolgerà quindi dal 6 al 10 novembre in veste fortemente rinnovata, grazie a una nuova piattaforma in grado di dare visibilità al marchio, a un nuovo slogan e a un nuovo branding e logo, per dare nuovo slancio alla propria ambizione.

A fine maggio risultava prenotato l’80-85% degli spazi, con circa 700 espositori registrati. Nell’ultima edizione, quella del febbraio 2019, furono 1.800, con l’Italia al primo posto davanti a Germania, Turchia e Cina. I visitatori, invece, furono 230mila, provenienti da 140 paesi diversi (Belgio, Spagna, Regno Unito e Italia ai primi quattro posti), di cui il 77% agricoltori, il 12% concessionari, l’8% contoterzisti.

LA PLANIMETRIA DEL SIMA 2022

Quattro padiglioni

Quest’anno l’offerta degli espositori è concentrata in 4 padiglioni (5a, 5b, 6 e 7). «Diciamo che andiamo verso un’offerta sempre più diversificata – ha spiegato Alfano – anche perché il Sima non è un salone solo della meccanica agricola, ma anche delle soluzioni e delle tecnologie per l’agricoltura. Quindi spaziamo dal biologico (grazie al villaggio RDV Tech & Bio) al tecnologico (grazie al villaggio SimaTech e a un settore nuove tecnologie dinamico), dalla presentazione delle attrezzature che consentono un’applicazione più precisa e mirata delle soluzioni per la protezione delle piante all’offerta specifica per i viticoltori. E questa offerta sempre più diversificata si riflette nel concorso Innovation Awards, anche questo ripensato per un Palmares più accessibile».

Eventi collaterali

A proposito di Innovation Awards, il tradizionale concorso per premiare le soluzioni e le tecnologie più innovative presentate dagli espositori, i candidati saranno comunicati il 27 settembre prossimo e i vincitori saranno invece svelati la sera del 6 novembre. A fine maggio erano 17 gli iscritti con 33 prodotti in 6 diverse categorie: Colture specializzate, Dalla raccolta allo stoccaggio, Allevamento, Energie rinnovabili, biomassa e biomateriali, Robotica ed elettronica a bordo, Servizi e software, Terreni e colture.

Sempre in tema di concorsi, quest’anno debuttano i Farming Awards, per premiare e mettere sotto i riflettori le pratiche agricole innovative proposte dai visitatori. Si tratta di un concorso in partnership con Nuffield, Axema e il salone Sima. I vincitori devono essere degli agricoltori impegnati in un’iniziativa sostenibile di transizione e in grado di presentare delle realizzazioni caratterizzate da un impatto sociale, economico o ambientale. Nove i paesi selezionati per questa prima edizione: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Spagna.

Una segnalazione particolare merita poi il Sima Tech, ovvero uno spazio dedicato all’AgTech con l’obiettivo di presentare le tecnologie e le soluzioni innovative al centro delle problematiche attuali degli agricoltori. Coinvolti più di 130 espositori, con lo stand delle Nuove Tecnologie, il Villaggio della robotica agricola e il Villaggio start-up. Altra novità sarà il salone RDV Tech & Bio che si basa su 10 conferenze tecniche ed economiche (che si articoleranno intorno a grandi tematiche, ogni giorno differenti), un percorso «Tech&Bio by Sima» (una selezione di espositori specifici per l’agricoltura bio), uno stand «Osate bio» (spazio animato da consulenti del network delle Camere dell’Agricoltura di Francia) e un Villaggio di stand «Tech&Bio» che riunisce espositori in linea con la tematica.

Infine, per la prima volta, il Sima propone i Business Meetings, un servizio gratuito aperto a tutti, ovvero la possibilità di fissare appuntamenti tra visitatori ed espositori e per i visitatori iscritti di richiedere un percorso di visita personalizzato in funzione dei propri progetti e ricerche.

Fiere in presenza insostituibili

Dunque, le aspettative sono tante. «Sì – conferma Alfano – anche se è difficile prevedere quanti visitatori arriveranno, complice il difficile contesto che sta condizionando tutto il mondo. Ma dopo quasi tre anni di assenza, mi aspetto entusiasmo. Sicuramente gli agricoltori saranno impazienti di venire a Parigi. E credo fermamente nelle fiere in presenza: sono 26 anni che lavoro in questo settore e sono assolutamente convinta che il faccia a faccia sia indispensabile. La versione digitale forse potrà consentire alle fiere di esistere tra due diverse edizioni in presenza, ma non le sostituirà mai».

Chiudiamo con un passaggio sull’Italia, il paese straniero con più espositori, che però sicuramente caleranno a seguito della concomitanza con Eima. «È vero – conclude Alfano – inevitabilmente perderemo diversi espositori medio-piccoli italiani, ma il riposizionamento era più necessario del male di perdere alcuni espositori».


1Cento anni di Sima

L’edizione 2022 sarà l’occasione per celebrare il centenario del Sima. Numerosi contenuti saranno diffusi durante tutto l’anno per collocare nella giusta prospettiva questo anniversario, da contenuti storici in parallelo con le evoluzioni di oggi a contenuti prospettici sulle evoluzioni a venire fino a ritratti di numerosi attori del settore che condividono la loro visione ed esperienza del salone (#WeareSima). Ci sarà anche un evento dal titolo “A look at the past and a look at the future”.


2Le cinque sfide del Sima 2022

  1. Consolidare il posizionamento del salone come punto di riferimento delle soluzioni e delle tecnologie per un’agricoltura performante e sostenibile
  2. Proporre un’offerta sempre più diversificata: Robotica, Nuove Tecnologie, Biologico…
  3. Rispondere alle problematiche degli agricoltori grazie a un programma di conferenze di alto livello realizzato con partner specializzati nelle varie tematiche
  4. Richiamare visitatori internazionali estremamente qualificati: realizzazione di un Programma Top Buyer
  5. Lasciare un segno grazie alla celebrazione del centenario del salone
Sima, un’evoluzione necessaria - Ultima modifica: 2022-07-14T12:41:53+02:00 da Francesco Bartolozzi

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