Rinaldin (Unacma): urge provvedimento per la nostra categoria

Roberto Rinaldin
Il presidente dei concessionari di macchine agricole scrive una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiedendo una serie di interventi urgenti

In piena emergenza Coronavirus, Unacma (Unione nazionale commercianti di macchine agricole) interviene chiedendo a gran voce provvedimenti urgenti per la propria categoria. E lo fa con una lettera inviata dal presidente Roberto Rinaldin al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Dopo aver espresso grande considerazione per l'operato del governo («Per affrontare una emergenza così imprevedibile, siamo consapevoli che non esista né una procedura né un manuale da seguire e quindi le giunga il nostro apprezzamento per quanto finora fatto nell’interesse di tutto il popolo italiano», si legge nella lettera) e aver assicurato come associazione di categoria «il più completo e assiduo impegno nel garantire i nostri servizi ad agricoltori e contoterzisti perché possano a loro volta, garantire le produzioni alimentari indispensabili», Rinaldin sottolinea l'importante contributo del comparto al Pil nazionale (4.300 milioni di euro, producendo di fatto entrate per lo stato italiano pari a 1.000 milioni di euro netti, senza contare il gettito derivante dalla filiera agricola) e la stagionalità dell'attività, strettamente legata a quella delle produzioni alimentari, con un apice proprio dal mese di marzo.

Vendite ferme dal 12 marzo

«Allo stato attuale – scrive Rinaldin – grazie anche ai provvedimenti dei recenti Dpcm, le nostre strutture sono rimaste attive. Di fatto, però, l’intero comparto vive un momento di sospensione ed è attiva solo per la parte di fornitura urgente dei ricambi e di erogazione di servizi manutentivi, che per prassi sono più un costo che un ricavo. La vendita delle macchine e attrezzature, core business della nostra categoria, dove si consolidano i nostri bilanci, si è totalmente bloccata dal 12 marzo 2020. Tutti gli agricoltori, comprensibilmente, in questo momento, non sono certo impegnati nel valutare e/o concludere gli investimenti programmati, neppure in presenza della opportunità che il Governo ha concesso agli agricoltori con la trasformazione del super e iper ammortamento in credito d’imposta. Questo significa, per le nostre aziende, perdere totalmente l’anno in corso dal punto di vista commerciale». La conseguenza di tutto questo – continua Rinaldin – potrebbe essere uno stato di estrema sofferenza economico-finanziaria entro la fine del mese di aprile, che potrebbe causare la chiusura di molte aziende.

Cinque richieste fondamentali

Di qui la richiesta di adozione urgente di un provvedimento dedicato alla categoria, ovvero:
1) intervenire, già entro la fine del mese di marzo, con azioni che ci consentano, in mancanza di fatturato, di disporre di sufficiente liquidità per onorare gli impegni in scadenza immediata, ivi compresa una moratoria dei mutui bancari estesa da 6 a 12 mesi (a differenza di quella concessa a tutte le forme imprenditoriali sia individuali che societarie);
2) immediata messa a disposizione degli ammortizzatori sociali per il personale dipendente, oltre alle misure temporali già previste (ammesso che la criticità dovesse essere superata già nel mese di aprile, per i concessionari non cambierebbe nulla o quasi, economicamente;
3) immediata messa a disposizione, attraverso il sistema bancario, di liquidità corrente garantita da un fondo statale, di facile accesso mediante corsie preferenziali per far fronte alle scadenze ordinarie;
4) immediato rinvio di pagamento di qualsivoglia tassazione diretta e indiretta e successiva possibilità di rateizzazione a partire da 12 mesi delle stesse;
5) immediata emissione di contributi a fondo perduto dedicati alla categoria dei commercianti e riparatori di macchine agricole per il sostentamento di comprovate emergenze finanziarie occorrenti al proseguimento dell’attività lavorativa in termini di investimenti tecnico-strutturali.
«Siamo certi – conclude la lettera di Rinaldin – che considererà attentamente le nostre richieste e che vorrà sottoporle anche ai ministri competenti al fine di accoglierne il contenuto con un provvedimento urgente per dare al nostro settore, giustamente considerato primario, le risposte che si attende».

Rinaldin (Unacma): urge provvedimento per la nostra categoria - Ultima modifica: 2020-03-25T15:44:09+01:00 da Redazione Macchine e Motori Agricoli

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