Immatricolazioni 2022 in calo arriva la conferma ufficiale

Come previsto, le vendite delle macchine agricole in Italia (e in Europa) nel 2022 hanno registrato una flessione. Trattori a -17,1%, mietitrebbie a -9,7%

Dopo le varie anticipazioni durante il corso del 2022, è arrivata la conferma ufficiale della flessione delle vendite delle macchine agricole in Italia, determinata dai problemi nella catena di approvvigionamento, dai forti rincari delle materie prime e dalle incertezze dello scenario geopolitico. Allo stesso tempo occorre ricordare che questa flessione va riferita alla crescita record registrata nel 2021.

Le statistiche sulle immatricolazioni, elaborate da FederUnacoma sulla base dei dati forniti dal Ministero dei Trasporti, indicano una contrazione per tutte le principali categorie di mezzi, a partire dalle trattrici che segnano -17,1%, in ragione di 20.217 unità immatricolate.

La flessione delle vendite ha penalizzato soprattutto le potenze medie e medio-alte, concentrandosi in particolare sul segmento da 56 a 75 cavalli che, con un totale di 4.354 unità registrate, è calato del 43,7% sul 2022. Un andamento anticiclico ha invece caratterizzato le basse potenze. Infatti, mentre le gamme da 19 a 56 cavalli (5.034 mezzi venduti) hanno sostanzialmente confermato i volumi dello scorso anno (-2,9%), le fasce di potenza fino a 19 cavalli hanno migliorato i volumi del 2021 (+26,2%) con 1.061 trattrici immatricolate.

Per quanto riguarda le altre tipologie, bilancio in rosso anche per le mietitrebbie (-9,7%), in ragione di 354 macchine immatricolate, e per i sollevatori telescopici che, con 1.175 immatricolazioni, arretrano del 21,2% rispetto allo scorso anno interrompendo una fase di crescita che proseguiva ininterrotta dal 2019. Anche le trattrici con pianale di carico e i rimorchi seguono i trend di mercato: le prime chiudono l'anno con un passivo del 21,4% (529 unità registrate), i secondi con una flessione dell’11,3% (8.398 unità).

Domanda comunque elevata 

La contrazione del mercato, sulla quale hanno indubbiamente pesato i noti fattori congiunturali, può essere considerata in parte fisiologica, vale a dire come un calo "tecnico" dopo lo straordinario andamento visto nel 2021 (+35,9% per le trattrici, +29,8% per le mietitrebbie, addirittura +56% per i sollevatori telescopici). In effetti, anche nel 2022 - spiega FederUnacoma - la domanda di tecnologie per l’agricoltura si è mantenuta su livelli elevati, beneficiando tra l’altro degli strumenti pubblici di incentivazione all'acquisto delle macchine. Il confronto tra il dato dei passati dodici mesi e l’andamento medio delle vendite negli ultimi cinque anni evidenzia infatti un saldo positivo per trattrici, mietitrebbie e sollevatori telescopici.

Prospettive per il 2023

Le prospettive per il 2023 sono ancora legate all'evoluzione delle variabili congiunturali, dal prezzo delle materie prime ai costi della logistica fino agli sviluppi del conflitto russo-ucraino, ma sul mercato italiano - aggiunge l’associazione dei costruttori - peseranno anche le ulteriori misure di agevolazione che il governo sta rendendo operative proprio in questi giorni con l’intesa della Conferenza Stato-Regioni sugli stanziamenti del PNRR per l’innovazione nel settore della meccanica agricola, per il quale occorre un piano organico. Peraltro – conclude FederUnacoma – il Pnrr, che da solo è insufficiente a coprire il fabbisogno nazionale di tecnologie agricole, dovrebbe essere affiancato da una misura reiterabile espressamente destinata all’agricoltura 4.0 e all’acquisto di mezzi meccanici innovativi e sostenibili.


Anche l'Europa paga dazio

 

Dando uno sguardo ai principali mercati europei dei trattori, la situazione non è molto diversa da quella italiana. Il primo mercato, la Germania, segna un -11,9%, in virtù delle 30.360 immatricolazioni. Contrariamente all'Italia sono le piccole potenze (fino a 50 cv) ad aver subito il calo più forte (-31,9%), mentre la fascia da 51 a 100 cv ha perso il 15,7% e quella da 101 a 150 cv l'1,7%; sopra i 150 cv si è addirittura registrato un segno positivo (+2,9%). A livello di brand, John Deere conferma la leadership del 2021 con il 21,2% di quota, davanti a Fendt (17,5%) e Deutz-Fahr (7,8%).

Per quanto riguarda la Francia, mettendo insieme trattori standard e trattori vigneto-frutteto si ottengono 28.822 unità immatricolate, praticamente le stesse del 2021 (28.803). Ma mentre i trattori standard sono cresciuti del 2,2%, i trattori specializzati hanno registrato un calo del 12,2%. Il segmento trattori per manutenzione verde/garden ha invece registrato un calo dell'8,5%. A livello di potenze, sono calate quelle sotto i 100 cavalli (-26,2%) e quelle tra 100 e 150 cv (-5,5%), mentre sono aumentate le alte potenze (+15,9% per il segmento 150-199 cv, +16,5% per quello tra 200 e 299 cv e +3,6% per quello da 300 cv in su). Per quanto riguarda i brand, nei trattori standard (25.071 macchine) il podio è occupato da John Deere (25,1%), New Holland (13,4%) e Fendt (12,9%), mentre nei trattori vigneto frutteto (3.751 macchine) troviamo al primo posto Fendt (21%), New Holland (13,7%) e Kubota (9,7%).

Al quarto posto dopo l'Italia nel 2022 si è piazzata la Polonia, con 11.769 immatricolazioni, pari a un -16,2% sul 2021. A livello di brand New Holland è sempre saldamente al comando (15,7% di quota), ma al secondo posto John Deere ha ridotto notevolmente il divario (13,8%) relegando Kubota al terzo posto (9,7%).

Il Regno Unito rende noti solo i dati complessivi del 2022, per cui ci limitiamo a segnalare il passivo del 3,6% in virtù degli 11.580 trattori immatricolati.

Proseguendo con i paesi, incontriamo la Spagna, anche se il dato disponibile è riferito ai primi 11 mesi, con un -11,7% determinato dai 9.089 trattori venduti nel periodo gennaio-novembre. A livello di brand, John Deere si conferma leader assoluto con il 22,4% di quota, seguito da New Holland con il 14,1% e da Fendt con il 6,5%.

Anche per il Portogallo i dati disponibili si fermano al mese di novembre, con 5.372 trattori immatricolati dopo undici mesi, praticamente come il 2021 (5.377), per un -0,1% di passivo. La coreana Solis guida la classifica dei marchi con il 13,1%, tallonata da New Holland (12,8%), mentre al terzo posto troviamo Kubota (10,7%).

L'ottavo mercato più importante è l'Austria, che nel 2022 ha visto immatricolare solo 4.913 trattori, con il calo in percentuale più alto di tutti (-25,7%). A pagare pegno sono stati soprattutto i trattori specialistici (-48,8%), seguiti da quelli isodiametrici (-32,1%) e da quelli standard (-24,1%). Il brand locale Steyr continua a primeggiare in classifica (17,8% di quota), davanti a New Holland (13,2%) e Fendt (11,8%).

L'unico mercato con segno positivo è la Norvegia, grazie ai suoi 2.849 trattori immatricolati (+6%). Resiste al primo posto John Deere (23,2% di quota), ma Valtra (23,1%) sfiora il sorpasso dal terzo posto del 2021, superando appunto Massey Ferguson (17,8%).

Rimaniamo in Scandinavia e ci spostiamo in Svezia, dove la situazione invece è fortemente negativa (-20,5%) a seguito delle 2.361 macchine immatricolate. Stesso podio anche in Svezia, ma il distacco tra John Deere e Valtra è decisamente più netto (23,5% di quota per JD e 19,4% per Valtra), con Massey Ferguson al terzo posto (14,4%).

Chiudiamo con la Svizzera, dove peraltro i dati sono relativi ai primi undici mesi, per un passivo pesante del 22,3% (1.902 trattori venduti). Fendt si conferma al primo posto (15,9%), seguito da John Deere al 14,1% e da New Holland al 10,6%.

Uscendo dall'Europa, si segnala in crescita il mercato dei trattori in Russia, che dopo undici mesi raggiungono quota 32.158 immatricolazioni (+17,5% sul 2021). Sostanzialmente invariata l'India, che rimane intorno al milione di trattori venduti (912.061 per la precisione, +0,9% sul 2021), mentre negli Usa il calo è stato importante, -14,8%, in virtù dei 270.908 trattori immatricolati; leggermente meglio il Canada, con una flessione del 7,2% (31.081 immatricolazioni).

In Argentina, infine, nonostante il pessimo ultimo trimestre, l'anno 2022 dei trattori si chiude con una crescita del 6,5% grazie alle 6.243 macchine immatricolate.

 

 

 

 

Immatricolazioni 2022 in calo arriva la conferma ufficiale - Ultima modifica: 2023-01-20T16:57:45+01:00 da Francesco Bartolozzi

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome