Goldoni, riparte la produzione

Dal 13 aprile. Dopo 18 mesi di stop, è uscita dallo stabilimento carpigiano la prima macchina. Una Transcar 40

Il 13 aprile 2021 resterà nella storia di Goldoni Keestarck. Questa data segna infatti un nuovo inizio del glorioso marchio di macchine agricole italiano. La nuova azienda appena costituita ha recentemente celebrato un primo traguardo a sole 3 settimane dal passaggio di consegne.

Primo obiettivo dichiarato e centrato è stato quello di un pronto approvvigionamento di componenti grazie al supporto dei fornitori partner e una pronta organizzazione delle linee produttive ferme da 18 mesi. L’entusiasmo del personale nuovamente operativo e la fiducia nel nuovo progetto hanno portato al rilascio dalla linea di assemblaggio di una Transcar 40. Modello specifico della gamma Goldoni, Transcar è una trattrice con pianale di carico particolarmente ideale e versatile nelle aree collinari, lacustri e boschive, dove Goldoni ha da sempre costruito una delle sue più specifiche nicchie di mercato. Modello simbolico della volontà di rimettere in produzione le trattrici e motocoltivatori più riusciti della gamma Goldoni, questa prima unità verrà consegnata al concessionario che preparerà la messa in campo al cliente della prima macchina dell’era Goldoni Keestrack.

Facciamo un passo indietro. Nel mese di marzo, dopo un lungo periodo di difficoltà, culminato con la messa in concordato preventivo dell’azienda, la Goldoni aveva finalmente trovato la soluzione definitiva ai suoi problemi grazie a Keestrack, azienda belga che ha rilevato il marchio carpigiano salvando qualcosa come 110 posti di lavoro.

La Transcar 40 uscita da Migliarina di Carpi (Mo). Nel 2021 l’obiettivo è produrre circa mille trattori, ma la capacità produttiva dello stabilimento è di 4mila unità

«Da alcuni decenni Keestrack aveva già un suo piano di crescita – ci ha spiegato l’amministratore delegato della neonata Goldoni Keestrack srl Roberto Lopes – e il business plan era quello di far crescere l’azienda in due modi: organico e in un altro ramo di azienda, che avesse però sinergia con il business iniziale. Da due anni la proprietà aveva preso la decisione di andare sul comparto agricolo: il mercato agricolo, infatti, ha prospettive positive e la famiglia è di origine agricola. Così ci siamo posti la domanda: facciamo da soli o acquisiamo qualcuno? Il caso ha voluto che si verificasse la questione del concordato Goldoni e lì abbiamo intravisto un’opportunità molto buona, perché si tratta di una realtà anch’essa familiare e per le molte sinergie tra i settori e le attività delle due aziende: la leadership tecnologica dei prodotti Keestrack, i sistemi di produzione, la catena di fornitori e distributori condivisa».

Il piano industriale

«Keestrack ha una chiara strategia per riavviare in tempi brevi la produzione di trattori Goldoni – continua Lopes –. L’attenzione sarà focalizzata sui principali modelli delle piattaforme specializzati e compatti, trattrici con pianale di carico e motocoltivatori, fondendo la tradizione di Goldoni con la forte spinta all’innovazione di Keestrack. Possiamo suddividere il piano industriale in tre fasi, per una durata complessiva di sette/otto anni. Nella prima fase ci concentreremo su consolidamento e riattivazione del brand Goldoni, che è stato un po’ accantonato negli ultimi anni. Siamo convinti che un brand storico come Goldoni non possa morire così, perciò ci concentreremo sul recupero della rete dei concessionari e sulla riattivazione della disponibilità dei ricambi e dell’assistenza che era in atto prima della nascita di Goldoni Keestrack. In seguito, aggiorneremo la gamma di trattori alla normativa Stage V dei motori e stabilizzeremo la produzione.

La seconda fase partirà nel 2023 e ci vedrà “alzare l’asticella” del brand Goldoni, nel senso che vogliamo che venga riconosciuto come brand premium e affidabile. Non possiamo, cioè, posizionarci nella parte bassa della concorrenza che si basa solo sul prezzo, perché la tecnologia Keestrack è sempre stata all’avanguardia. Proporremo, quindi, una gamma di trattori specializzati dotata di trasmissione powershift o a variazione continua, di cabina di categoria 4, di assale frontale sospeso ecc., insomma di tutta l’attuale tecnologia all’avanguardia.

Infine, la terza fase: stiamo già lavorando con l’ufficio tecnico per avviare in futuro la produzione di trattori da campo aperto, che saranno completamente nuovi, ovvero non ci sarà niente di Arbos, perché il perimetro aziendale acquistato è quello di Goldoni (c’è solo l’impegno di mantenere la garanzia dei ricambi). Questa nuova gamma si chiamerà serie K, K come Keestrack e che richiama la parola campo in italiano».

Goldoni, riparte la produzione - Ultima modifica: 2021-04-26T05:05:24+02:00 da Francesco Bartolozzi

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