FederAcma, bene Governo su estensione tempi di consegna macchine agricole

Borio: Ringraziamo il Governo e i parlamentari di maggioranza e opposizione che hanno accolto i nostri appelli degli ultimi mesi 

La consegna dei macchinari agricoli catalogati 4.0, prenotati nel 2022, sarà possibile sino al prossimo 30 novembre senza perdere alcun beneficio. Lo prevede il Dl Milleproroghe dopo l’approvazione di due emendamenti, a prima firma dei parlamentari Matteo Gelmetti (FdI) e Sabrina Licheri (M5S), durante i lavori delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato.

Andrea Borio

«Ringraziamo il Governo e i parlamentari di maggioranza e opposizione che hanno accolto i nostri appelli degli ultimi mesi – dichiara il presidente Andrea Borio di Federacma - Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori macchine agricole e da giardinaggio –Da quando abbiamo lanciato l’allarme, siamo riusciti ad ottenere una estensione per la consegna dei macchinari di ulteriori 5 mesi dall’originaria scadenza di giugno. Tempistiche cruciali in questo periodo complicato per le case costruttrici tra ripresa post pandemia e complicazioni legate al conflitto russo-ucraino, che hanno comportato una serie di rallentamenti negli approvvigionamenti delle materie prime e, conseguentemente, nelle produzioni industriali».

Il settore agricolo non potrà che ringraziare. Con l’approvazione della norma, infatti, gli imprenditori potranno contare sul credito d’imposta pari al 40% per i mezzi consegnati sino al 30 novembre. «Per il futuro di questa misura, che nel 2023 è scesa ad appena il 20% - prosegue Borio – ci auguriamo di poter dare il nostro contributo al lavoro di riordino degli incentivi che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha già annunciato di voler fare. L’auspicio è che non si disperda la grande fiducia trasmessa al comparto primario in questi anni, confermata dagli stessi dati”. Nel 2021, infatti, a fronte di una percentuale del credito di imposta pari al 50%, si è registrata l’immatricolazione di 24.835 trattori, in aumento del 36% sul 2020 e tornando ai livelli del biennio 2010-2011. Le immatricolazioni sono scese a poco più di 20mila lo scorso anno con una percentuale di beneficio pari al 40%.


 

NECESSARIO FRONTE COMUNE PER ATTUAZIONE REVISIONE TRATTORI AGRICOLI E FORESTALI

«Solo un fronte comune di associazioni e istituzioni, pronte a fare ognuna la propria parte magari con la guida autorevole dell’Accademia dei Georgofili, potrà permettere all’Italia di ottenere finalmente in maniera concreta la tanto attesa norma sulla revisione dei trattori agricoli e forestali. Nonostante la legge sia stata approvata nel lontano 2015, ad oggi di fatto risulta inattuata e i relativi decreti stentano a vedere la luce. Eppure nel nostro Paese si registrano, ogni anno, in media 120 incidenti mortali causati dai mezzi agricoli. Siamo pronti a fare squadra e a mettere al servizio del comune obiettivo le nostre conoscenze e la nostra determinazione come già fatto in passato, trovandoci purtroppo spesso soli. Abbiamo organizzato, in collaborazione con Inail, corsi sulla sicurezza dei trattori e delle officine agricole, in cui abbiamo formato oltre 300 operatori in vista della revisione; sollevato la questione con una lettera aperta al Governo Conte II e promosso un question time in commissione Trasporti a Montecitorio lo scorso anno, che ha smosso una situazione ministeriale impantanatasi senza ben precisati motivi».

Lo ha dichiarato Gianni Di Nardo, segretario generale di Federacma, Federazione Confcommercio che raggruppa le associazioni nazionali dei rivenditori macchine agricole e da giardinaggio, intervenendo al convegno ‘Prevenzione e sicurezza nell’uso delle macchine agricole’ organizzato dall’Accademia dei Georgofili a Firenze.

«In Italia le strutture di protezione in caso di capovolgimento, come il roll bar, sono divenute un obbligo di fabbrica solo dal 1998 mentre le cinture di sicurezza sono obbligatorie appena dal 2005 – ha proseguito Di Nardo –. E su 700mila trattori acquistati in precedenza, appena 80mila sono stati adeguati dal 2009 ad oggi. La stragrande maggioranza, dunque, non presenta livelli minimi di sicurezza. Una situazione su cui non si può rimanere inermi e che non prende ispirazione da Paesi come Germania, Francia, Gran Bretagna e Austria dove, con l’entrata in vigore della revisione dei mezzi agricoli, gli incidenti mortali sono crollati a poche unità».

«Anche grazie ad occasioni come quella del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha concluso il segretario generale di Federacma – la filiera della meccanizzazione agricola può svolgere un ruolo determinante per diminuire i morti in agricoltura nonché l’inquinamento e i consumi. L’auspicio è che da una giornata di studio e approfondimento come quella odierna possa nascere una forte collaborazione tra associazioni e istituzioni che sostengano in maniera corale l’attuazione concreta e funzionale di una norma di civiltà e progresso. Siamo certi che i cavilli tecnici che si vogliono forzatamente inserire si possano facilmente superare con una decisione politica che qualcuno dovrebbe finalmente assumersi».

FederAcma, bene Governo su estensione tempi di consegna macchine agricole - Ultima modifica: 2023-02-20T16:15:31+01:00 da Redazione Macchine e Motori Agricoli

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