Cema, Ceettar e Climmar: dobbiamo poter lavorare

Comunicato congiunto delle tre associazioni europee (costruttori, agromeccanici e concessionari) per chiedere di poter svolgere le proprie attività

In un comunicato stampa congiunto, le associazioni Cema (Associazione europea dei costruttori di macchine agricole), Ceettar (Confederazione europea delle imprese agromeccaniche) e Climmar (Associazione europea dei concessionari di macchine agricole) chiedono all’Unione europea di consentire ai loro associati di lavorare.

In tutta Europa, si legge nel comunicato, i costruttori di macchine agricole (con annesse componentistica e parti di ricambio), i commercianti di macchine agricole e le imprese agromeccaniche si compattano nel supporto agli agricoltori e alle cooperative agricole e nella garanzia della filiera alimentare ai cittadini. Questi tre settori interconnessi sono strategici per la continuità delle nostre vite quotidiane e sono giustamente stati considerati tali da molti stati membri della Ue. Le tre associazioni hanno accolto positivamente la videoconferenza dei ministri Ue dell’Agricoltura e della Pesca dello scorso 25 marzo per discutere del devastante impatto del Covid-19 sui settori agricolo e ittico.

COVID-19 La guida scaricabile

Salute e sicurezza la priorità

Per tutti noi, continua il comunicato, la protezione della salute e della sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti rimane la massima priorità. Climmar, Ceettar e Cema accolgono le linee guida fissate dagli Stati Membri riguardo al distanziamento sociale, al telelavoro, al lavoro flessibile, incoraggiando le misure di distanza fisica sul luogo di lavoro e promuovendo l’uso di dispositivi di protezione individuale. All’interno del settore sono state intraprese iniziative per condividere le pratiche per il contenimento del virus, assicurando al contempo che i nostri stabilimenti rimanessero aperti il più possibile per la produzione, la distribuzione, l’assistenza e il servizio conto terzi.

In parole povere, se gli agricoltori non hanno accesso alle attrezzature, ai servizi e alle parti di ricambio ordinati, il loro lavoro, e quindi le loro capacità produttive, si fermeranno. I nostri confini devono rimanere aperti al transito e al commercio, e le macchine agricole con i loro ricambi e servizi devono poter usufruire di “corsie verdi” veloci. Le consegne tramite corrieri espresso di parti di ricambio devono essere considerate una priorità in tutta Europa. L’ispezione governativa delle macchine deve avvenire quando dovuta per avere accesso alla distribuzione.

Garantire assistenza e manutenzione

L’assistenza e la manutenzione delle macchine agricole da parte di concessionari e aziende specializzate devono poter funzionare in modo continuativo 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, soprattutto in questo periodo di semine, trapianti e raccolte. Per consentire questo, è essenziale:

  • avere accesso continuo alle macchine agricole, parti di ricambio e componentistica incluse;
  • assicurare una politica di “confini aperti” nei confronti di tecnici assistenti e di traffico internazionale e distribuzione di macchine, ricambi e componenti;
  • indicare il settore dei concessionari agricoli e delle aziende di meccanizzazione come cruciale e strategico all’interno della intera filiera agroalimentare;
  • indicare la professione di tecnico/meccanico come strategica allo scopo di garantire la capacità produttiva;
  • fornire una chiara informazione su come questi lavoratori strategici possano continuare il loro lavoro in modo sicuro.

Garantire la produzione da parte dei costruttori

I costruttori europei di macchine agricole, con relative parti di ricambio e componentistica, devono poter produrre e spedire, sempre che abbiano intrapreso le azioni necessarie per consentire ai dipendenti di lavorare in sicurezza. I costruttori stanno implementando tutte le misure necessarie – compreso lo stop temporaneo, se necessario – per proteggere i dipendenti e garantire il più possibile la capacità produttiva. I costruttori sono colpiti dalle significative interruzioni nella filiera e stanno affrontando spese consistenti per mantenere la loro capacità operativa. Gli stabilimenti produttivi di macchine agricole, con relative parti di ricambio e componenti, devono chiaramente essere incluse e mantenute da parte degli Stati Membri nella lista dei settori strategici all’interno dell’intera filiera agroalimentare.

Garantire i servizi da parte degli agromeccanici

Alle imprese agromeccaniche deve essere consentito di prestare i servizi programmati e di essere chiamate per soluzioni di emergenza nel caso in cui le capacità degli agricoltori siano impattate dal Covid-19. Le imprese agromeccaniche effettuano un’ampia gamma di lavori, come la raccolta, la concimazione, i trattamenti e i lavori forestali. Contribuiscono a un miglior uso delle risorse riducendo i costi; consentono una maggior redditività agli agricoltori e garantiscono una maggiore protezione dell’ambiente. Inoltre, impiegano personale altamente specializzato e formato per la guida e l’utilizzo di macchine agricole e fuori strada dotate delle tecnologie più innovative.

L’agricoltura opera su una base stagionale che non può essere posticipata. Questo è il periodo per affinare il terreno, concimare, trattare e seminare/trapiantare, perché sta iniziando la stagione per la produzione alimentare e molte macchine agricole sono in consegna. Il bestiame ha bisogno di alimentazione e di cure quotidiane e molte altre operazioni agricole nei frutteti, nei vigneti, nelle colture orticole sono strategiche in questo momento. Dobbiamo fare il massimo per salvaguardare la crescita dei prodotti alimentari e la nostra catena alimentare per i prossimi mesi.

 

 

Cema, Ceettar e Climmar: dobbiamo poter lavorare - Ultima modifica: 2020-03-30T18:50:16+02:00 da Redazione Macchine e Motori Agricoli

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