Andrea Borio nuovo presidente Federacma

Andrea Borio (a sinistra) e Roberto Rinaldin
Piemontese, subentra a Roberto Rinaldin ed è un concessionario del gruppo Sdf, Bcs e Facma

È Andrea Borio, cuneese di Alba, una laurea in Ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, il nuovo presidente di Federacma, la Federazione italiana delle Associazioni nazionali dei commercianti macchine e delle Acma territoriali.

Rinaldin (a sinistra) e Borio

Borio - che subentra a Roberto Rinaldin, nominato presidente del Climmar, l’organizzazione europea dei commercianti di macchine e mezzi agricole - è stato eletto nel corso dell’ultima assemblea di Federacma, organizzata a Veronafiere all’interno del Tao (Tractor Agricultural Observatory), evento che si inserisce nell’Automotive Dealer Day.

Borio guida l’azienda di famiglia, fondata nel 1933 proprio ad Alba, insieme ai fratelli e al cugino.

Associazione e famiglia. Emozionato all’esordio, il primo ringraziamento di Borio va al presidente uscente Rinaldin e alla famiglia. «Ho una moglie e tre figli e sono fiero di loro», dice, prima di accennare alle linee guida che saranno alla base del suo programma. «L’Italia è un territorio molto diversificato, con esigenze diverse, anche in agricoltura – spiega -. Dovremo tutelare tutte le realtà locali e fare in modo che sia dedicata loro la giusta attenzione, perché è proprio il territorio il motore del comparto agricolo e il riferimento per l’attività di noi dealer».

Andrea Borio

Non manca un appello ai colleghi della categoria. «Avrò bisogno di voi, sono alla prima esperienza, ma sono certo che con il vostro aiuto porteremo alle istituzioni le nostre istanze e le esigenze di un settore che sta attraversando una fase di profonda evoluzione e che necessita di risposte concrete», dice il presidente Borio.

Uno sguardo al futuro. «Ritengo che il futuro per il settore sia roseo – commenta il neo presidente a margine dell’assemblea – perché il peso dell’agroalimentare sul Pil è significativo, tanto che è la prima voce del Made in Italy. e senza trattori e macchine agricole non vi può essere futuro. quindi continueremo a vendere e ad essere presenti».

Certo, il settore è in evoluzione e influenzerà anche la fisionomia e la distribuzione dei commercianti, senza tuttavia fughe fantascientifiche in avanti. «Le case costruttrici hanno provato a impostare alcuni cambiamenti, in alcuni casi cercando di seguire le orme dell’automotive, che resta però un segmento ben distinto dal nostro – frena il presidente Borio -. Proseguirà solo in parte la strada verso i big dealer, perché per la conformazione dell’Italia e le sue mille agricolture, così diverse, specifiche e ad alto valore aggiunto, i costruttori hanno capito che la soluzione più idonea sarà rispondere alle necessità dei territori, dei distretti e soddisfare le esigenze delle specifiche filiere agroalimentari».

Tutte da riaffrontare le tematiche legate a revisione e rottamazione dei trattori. «Se ne parla da diversi anni, senza essere mai approdati a soluzioni concrete – taglia corto Borio -. Su tali aspetti dovremo dunque riaggiornarci e confrontarci sia all’interno della categoria sia in un dialogo costruttivo nella filiera dell’agromeccanica e con le istituzioni».

Da rafforzare ulteriormente la fase dei servizi post-vendita, che «sono un punto di forza della categoria».

Il consiglio direttivo. L’assemblea ha eletto i consiglieri di Federacma, che resteranno in carica per il prossimo triennio.

 

 

Andrea Borio nuovo presidente Federacma - Ultima modifica: 2022-05-24T14:59:45+02:00 da Francesco Bartolozzi

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