Ampia offerta per la IV gamma

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Favorita dalla standardizzazione delle nuove serre, punta a eliminare i residui nella raccolta

Dalla preparazione del terreno alla raccolta, ormai anche la quarta gamma vanta un’offerta completa e articolata in tema di meccanica. Favorita, tra l’altro, dalla standardizzazione delle serre (almeno quelle nuove), dopo anni in cui sostanzialmente ogni azienda si faceva una misura a proprio uso e consumo. Proponiamo, dunque, qualche soluzione per le diverse fasi della coltivazione di quarta gamma. La scelta è caduta su alcune macchine abbastanza particolari o tra le ultime uscite. Senza, ovviamente, pretese di completezza, dal momento che questa non vuole essere una rassegna di ciò che offre il mercato, ma soltanto un approfondimento per dare qualche spunto di riflessione ai lettori.

Pirodiserbo alternativo

Il pirodiserbo non è certo una novità nell’ambito della preparazione del terreno; ciò non toglie che, combinata con altre applicazioni, questa tecnica può offrire qualche opportunità assai interessante. Lo conferma Massimo Cumetti, responsabile in campagna dell’azienda La Maggiolina di Cortenuova, provincia di Bergamo. Proprietà di Tino Bellina, uno dei pionieri della quarta gamma in Italia, l’azienda coltivati 20 ha con il metodo biologico e ha pertanto il problema di ottenere un prodotto pulito e sano senza l’ausilio della chimica.

In situazioni come questa, è praticamente d’obbligo ricorrere alla falsa semina e al contenimento meccanico, anche se in questo modo si rischia di compromettere la struttura del terreno. Un problema che si è presentato nelle aziende di quarta gamma soprattutto da quando è stata abolita la concimazione con letame, per il rischio di contaminazioni da Escherichia Coli. I prodotti pellettati con cui lo si è sostituito, pur fornendo il necessario nutrimento alle coltivazioni, non riescono a mantenere la tessitura del suolo, che con ripetuti passaggi di erpice rotante e vangatrice si trasforma in polvere. «È anche per questo che ci siamo rivolti a una tecnica diversa, avvicinandosi alla semina su semi-sodo», spiega Cumetti.

La scelta della Maggiolina, infatti, non riguarda semplicemente il pirodiserbo bensì l’adozione di un’intera tecnica di coltivazione alternativa. «Usiamo una macchina combinata delle Officine Mingozzi – continua Cumetti – che consente, in pratica, di ridurre le lavorazioni del terreno preservandone la struttura». L’attrezzo, il cui nome è Ptr 1800-150, è costituito da un rullo, seguito da un erpice rotante, quindi dai fornelli del pirodiserbo e infine da un secondo rullo.

In quale modo può contenere le lavorazioni del terreno? «Il nostro ciclo di lavoro prevede una preparazione normale con fresatrice, seguita da una falsa semina e da un passaggio di pirodiserbo per eliminare sia le infestanti sia muffe e funghi. Dopo la semina e il successivo raccolto, invece di procedere con un’altra fresatura, trattiamo direttamente con il pirodiserbo e ri-seminiamo, praticamente senza toccare il terreno. Dopo questo ulteriore raccolto il ciclo ricomincia da capo, con la lavorazione seguita da falsa semina. In questo modo – continua Cumetti – su sei cicli di coltivazione facciamo soltanto tre lavorazioni del suolo, riuscendo comunque ad avere un prodotto bello, pulito e sano». Marco Mingozzi, titolare delle omonime officine, specifica che aziende di quarta gamma non biologiche, e pertanto con meno problemi di malattie fungine, effettuano fino a tre cicli di coltivazione con una sola preparazione, riducendo così ulteriormente i costi di lavorazione e lo stress fisico a carico del terreno. «Per noi che non possiamo ricorrere a trattamenti chimici, una pratica di questo genere è l’ideale, perchè concilia le necessità produzioni idonee con il rispetto dell’ambiente», conclude Cumetti.

Leggi l’articolo completo su Macchine e Motori Agricoli n. 11-12/2015 L’Edicola di Macchine e Motori Agricoli

Ampia offerta per la IV gamma - Ultima modifica: 2015-11-20T09:20:12+01:00 da Roberta Ponci

1 commento

  1. Leggo questo articolo solo ora e quindi commento in ritardo. Devo dire che lo leggo con piacere, dato che anche io lavoro con le serre e con le coltivazioni di quarta gamma! Molto interessante!!

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