S700, John Deere spinge sull’automazione

John Deere
Mietitrebbia S700 di John Deere
Presentata a Jolanda di Savoia (Fe) la nuova mietitrebbia del Cervo

Un investimento di 200 milioni di dollari, dodici team in venti nazioni europee per i test di campo, 330 macchine pre-controllate. Con questi numeri alle spalle si è presentata la nuova mietitrebbia S700 di John Deere, che ha fatto il suo debutto italiano a Jolanda di Savoia (Fe), nei campi delle Bonifiche Ferrarese, azienda con la quale il Cervo ha stretto una partnership di rilievo.
Nel giorno in cui nel gruppo estense fa capolino il primo ministro Paolo Gentiloni, John Deere presenta i quattro modelli della nuova serie S700 – S760, S770, S780 e S790 – accomunati da novità tecnologiche nel segno dell’automazione della raccolta.
Basandosi sulle prestazioni collaudate sul campo della Serie S600, introdotta nel 2012, la nuova Serie S700 ha l’ambizioso obiettivo di semplificare i lavori di campo, grazie alla regolazione automatica delle operazioni necessarie senza doversi fermare.
«Con l’introduzione delle nuove macchine – sottolinea Marzio Devalle, al vertice di John Deere Italia – alziamo l’asticella nel comparto delle macchine da raccolta, automatizzando praticamente tutte le regolazioni e le calibrazioni».
È così che sulle nuove S700 è stato introdotto l’ICA2, la nuova generazione del sistema di regolazione interattiva della mietitrebbia. Dopo l’ICA, che ha migliorato svariate impostazioni della macchina come velocità di avanzamento, qualità, perdite e pulizia della granella, l’ICA2 è in grado di modificare automaticamente le impostazioni per mantenere costante il livello di produttività pre-selezionato. Di fatto si possono regolare automaticamente rotori, crivelli, controbattitore e ventola, nochè i sensori di rese, umidità, perdite, carico motore e le telecamere ActiveVision e di recupero.
I tecnici John Deere sottolineano che, in base agli studi condotti dall’Università di Göttingen in Germania, l’ICA può migliorare fino al 20% l’utilizzo della capacità integrata della mietitrebbia.

Cabina d’avanguardia

Testate con larghezza fino a 9 metri e coclea da 76 cm.
Testate con larghezza fino a 9 metri e coclea da 76 cm.

Ma è in cabina che si trovano le maggiori novità. A cominciare dal nuovo joystick CommandPRO, dotato di sette pulsanti programmabili per personalizzare e utilizzare velocemente le funzioni più comuni. Design vincente non si cambia: è lo stesso fatto appena esordire sui trattori 6230R e 6250R.
Fra le funzioni specifiche per mietitrebbia, il richiamo delle impostazioni della testata, il comando dell’aspo, l’arresto rapido e il controllo della coclea di scarico.
Altrettanto nuovo è Il display GSD 4600 da 10 pollici touchscreen, che dagli uomini del Cervo viene descritto come «un tablet o uno smartphone, con un’esclusiva funzione wipe per scorrere da una schermata all’altra e un layout personalizzato in base alle esigenze dell’operatore, alle condizioni di utilizzo più comuni o al lavoro da eseguire».
Oltre alle mietitrebbie, John Deere ha presentando le nuove testate Serie 700PF Premium Flow, con larghezze di taglio da 6,7 a 9,1 m e coclee di alimentazione di 760 mm per gestire grandi quantità di materiale. Inoltre, la nuova testata 700D con piattaforma a tappeti trasportatori è stata oggetto di svariate modifiche per adattarla alla colza alta, con coclee di diametro elevato, frizione di sicurezza rinforzata e guarnizioni migliorate.
Dalla loro introduzione nel 2012, i componenti delle mietitrebbie Serie S prodotte a Zweibrücken, in Germania, sono stati aggiornati più volte, con collo alimentatore a quattro catene, cilindro acceleratore a otto spranghe, isolamento attivo del controbattitore, nuovo cassoncino di pulizia, più potenza del motore e velocità di trasporto di 40 chilometri orari sia con pneumatici sia con cingoli.

Rotopresse a camera variabile
Oltre alle mietitrebbie, John Deere ha presentato una nuova gamma completa di rotopresse a camera variabile destinata a sostituire i modelli delle precedenti serie 800 e 900. Debutteranno così i modelli V451G, V451M/V461M e V451R/V461R.
La V451G, in particolare, dà il meglio in condizioni asciutte e può gestire balle di piccolo e medio volume. Le sue caratteristiche includono un telaio saldato e un sistema di alimentazione con raccoglitore di diametro maggiorato e rotore a coclea in linea.
I modelli multicoltura V451M/V461M sono ideali per utilizzi continuativi su volumi medi o nei momenti di picco in cui risulti necessario velocizzare e aumentare la produttività quotidiana. Il fondo abbassabile standard utilizza un meccanismo a parallelogramma e - sottolineano in John Deere - è il più ampio disponibile sul mercato.
Alta densità e qualità delle balle e specifiche premium sono le caratteristiche principali dei modelli V451R/V461R, progettati per elevate esigenze di produttività di terzisti e aziende agricole di grandi dimensioni. Già introdotto sulle rotopresse della serie 900 nel 2012, il sistema di espulsione rapida (FRS), unitamente al sistema di alimentazione ad alta capacità, è in grado di produrre oltre 120 balle all’ora.

S700, John Deere spinge sull’automazione - Ultima modifica: 2017-09-13T18:55:44+02:00 da Lucia Berti

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